E'. Anche l'orologio irreversibile della melancholia puberale, dove tutto e' vissuto in una onirica potenza, mentre ancora lo squarcio del velo di Maya della realta' necessita di una luce guida. E di anni, ore, minuti, a venire. Io ho scattato i miei se' adolescenti, tra l'idillio di una futura conclamazione e l'incedere di pensieri seduttori ma ignoti, verso i quali i corpi acerbi intonano una danza ferma e perplessa.
Trovo che ci sia una sorta di enigmatica "intimità puberale",la luce del faretto ammorbidisce le forme e la resa è di una rara atmosfera sospesa:qualcosa stà per sbocciare,le pose sono già un pò ammiccanti,quasi seduttive.L'intera serie è una sorta di "Portrait" multiplo.Non sono delle "Lolite" questo è certo,ma probilmente c'è un tic- tac biologico... E questo è l'evidente preludio del suo inizio ticchettante.Complimenti!
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