Ironica e superba re-interpretazione del mito greco che incontra il non poi così velato-abusato ridicolo desiderio dell'uomo di poter ambire e ricercare nelle possibili donne della sua vita, preda di un ossessivo disperante istinto animale, l'infinito seno della madre e l'inconscia e mai scordata sensazione di benessere primordiale di allattamento che mai si replicherà uguale e intensa a sé stessa.
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