Un incredibile gioco di mani che attrae e coinvolge spingendo alla più assoluta adorazione, anche oltre il tentato "accecamento impedito" della protagonista invitata "a forza" a guardare in faccia la realtà e la possibile adorazione dell'occhio esterno, che la idealizza e la pone su un piedistallo che l'allontana irrimediabilmente, e non sempre è un bene, remore della consapevolezza che non sempre i sogni e le fantasie sono un giusto modo per fuggire via e scamparla, dal dramma, inevitabile, della realtà.
Sempre unico e magistrale nella rappresentazione della tua interessante e non-comune interpretazione dei miti classici.
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Sempre unico e magistrale nella rappresentazione della tua interessante e non-comune interpretazione dei miti classici.
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