L'interpretazione surreale del mito classico di De Chirico incontra e si scontra, fondendosi in un tutt'uno con l'iconografia classica leonardesca, e il limite di separazione non affatto percepibile e, anzi, il matrimonio tra le due genera la sempre e ogni volta nuova esplosione di colori che spiazza e colpisce positivamente poiché il genio assoluto stanisciano dà il meglio di sé e il riscontro visivo ed emotivo è forte e di bell'impatto. è forse il caso di dire che siamo di fronte a una nuova concezione dell'arte scompositiva di Filippo Staniscia che prende una piega più interessante e di gran lunga più articolata e visivo-emotivamente stimolante.
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