...Lo trovo davvero uno scatto interessante (Tutto il progetto lo è):questi non-luoghi "trasudano",evidentemente, un vissuto tragicamente angoscioso. Tutto ciò è "contenuto" nel taglio compositivo della foto- questa lunga fila di finestre dismesse con l'osservatrice (Autrice) al centro preciso di queste coordinate geometriche , come metafisicamente congelata e immersa nell'atto d'ascolto ,come a coglere indizi, suoni ,presenze ,intermittenze energetiche dell'alterita "reclusa"...Ed è infine contenuta in questo particolare B/N (Che mi ricorda certe atmosfere sospese dei film di Antonioni). L'autore ,che è "l'attore" di questo percorso vive una sorta di rivelazione epifanica in questi luoghi dove, una volta, l'alterità sociale era bandita...Complimenti...
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