«Virtus inoboedientiae»

«Virtus inoboedientiae»

A 17th century reliquary decorated with watercolor representation of Eve in the Garden of Eden according to the romantic style of the 18th century; skull and skin of a rattlesnake; ceramic apple painted with acrylic colors.

"The sin was not born on the day when Eve plucked an apple: on that day a beautiful virtue called disobedience was born." (Oriana Fallaci, Letter to a Never Born Child, 1975). Since it is people's faith to make relics true, among many others, this relic may well be there too, reminiscent of the snake that has given us a wonderful human virtue: disobedience.

Religious symbols and rituals include “sacred taboos” which are untouchable. Can a modern society accept a desecrating act?

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Comments 1

Angelo Zani
8 years ago
Angelo Zani Artist
“Nella lettera ai Romani Paolo di Tarso mostra come sia l'esistenza stessa della Legge a fare esistere il peccato. Senza la Legge non vi sarebbe né senso della trasgressione, né senso di colpa. È quello che accade nel mito biblico di Adamo e Eva di fronte all'albero della conoscenza: il sonno pacifico della loro innocenza viene interrotto dall'introduzione di un divieto che impone la definizione di una soglia che non si deve valicare. Ma l'effetto di questo divieto non è quello di spegnere il desiderio trasgressivo, ma di alimentarlo insieme all'angoscia che comporta il dramma inedito della scelta … Il che significa che la Legge non è semplicemente un antagonista repressivo del desiderio, ma lo alimenta continuamente.” (M. Recalcati “I tabù del mondo” la Repubblica 2 Gen 2016)

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