Il sogno, il bene e il male, l'angoscia di quel volto "costretto" tra trame che ne imprigionano la vista e la vita. Nessun nome, o il nome dei molti che soffrono. Un bel lavoro!
cara Giuliana,mi hai preso in pieno. Quando abbiamo ospite la Turandot il dovere di inchinarci è obbligo morale per tutti. mi piace cosi il tuo lavoro.
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