senza titolo
Le epoche hanno ormai abraso i muri.
Su vecchie pareti, frammenti di icone, superstiti dei secoli, rimangono tenacemente ancorate all’intonaco.
In una gara senza fine, oblio e memoria si contendono il presente rubando o preservando tracce umane.
Tanina Cuccia ascolta il tempo, ne contempla lo scorrere lento e vorace. Le sue icone sacre sono da esso sfaldate, consunte, rarefatte.
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