E' bellissima questa rappresentazione! Apprezzo molto il commento all' opera. Lavoro molto sul corpo, in particolare su tutti quegli aspetti del nostro essere che in qualche modo si relazionano con il corpo nel quale mente, emozioni e fisicità cercano di dialogare tra loro, un dialogo sovente interrotto e discontinuo in cui l' identità corporea e quella interiore non riescono a comunicare ed interagire. L' opera incarna questa trilogia tra il nostro mondo interiore, il nostro corpo e la nostra mente. La crisi di identità non è solo ed unicamente emozionale o spirutuale, ma passa inevitabilmente attraverso il corpo: un corpo che soffre, un corpo che gioisce, un corpo che urla un corpo che domanda, un corpo che si esalta, un corpo che rinuncia, un corpo che si afferma. Complimenti
La vera identità non esiste mai ,grazie al dubbio ( sano e costruttivo )che ciascuno di noi deve avere di se stesso . Penso che la sicurezza della propria identità sia più percolosa della crisi di identità : buona parte della nostra felicità risiede proprio nella ricerca della nostra identità ( i nostri desideri , le nostre aspirazioni , il nostro futuro , i nostri progetti ...).
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