vero, penso ci siano tanti galleristi onesti e mi auguro facciano prezzi onesti e abbordabili, e spero anche che le richieste di partecipazione siano altrettanto oneste e che le pagine vengano realmente guardate, insomma che nn siano richieste a random, ma sono l'ultima a sapere come funzione, per cui sarebbe bello partecipassero le persone che hanno avuto esperienze, e anche i curatori, in modo ci sia davvero uno scambio
Non ne so molto neppure io di quest’argomento, però so ciò che vivo. Credo che il settore dell’Arte sia un sentiero impervio e sia difficile percorrerlo da soli. Come in ogni ambiente ci sono degli “esperti” (galleristi, ecc.) improvvisati e forse in malafede, come, del resto ci sono persone che solo perché sanno disegnare si sentono artisti.
./.
Una persona che vive in Provincia (naturalmente non voglio generalizzare, ci saranno certo dei piccoli centri sensibili ed attivi culturalmente, parlo del posto dove vivo) e voglia poter vivere dipingendo, senza necessariamente voler diventare chissà chi, ma semplicemente poter rimpinguare quel budget annuale (di cui parlava Franco) e per poter continuare ad investire ’ su se stesso deve necessariamente contare su queste figure, sperando di aver trovato con un pizzico di fortuna, persone serie ed oneste. Dal lato economico non mi scandalizza pagare per una critica, un esposizione ecc., d’altro canto non esiste Babbo Natale, l’importante che siano cifre accessibili e proporzionate a ciò che è offerto.
Mi interessano i vostri "sogni"...le vostre ansie,............Mi interessa il vostro grado di "aspettativa" da un Premio importante come questo (Forse in coppia col Premio Laguna attualmente i più autorevoli in assoluto )....
E vi spiego perchè ho voluto scrivere questa evidente metafora (parodistica) ..Un pò di tempo fà è venuto a mancare un mio contatto del Celeste ,Tony Malono,(Caro Tony davvero mi sarebbe piaciuto conoscerti ,eri anche della mia città...) quando ho letto che tutti esprimevano nella sua pagina il rincrescimento per la scomparsa,devo ammettere che io ero totalmente e tristemente spaesato (Ma come???)Volevo scrivergli un messaggio o forse guardare qualche sua opera e ora ...Eppure la foto era ancora lì,tutto il suo profilo era lì ,fino all'ultima opera che aveva pubblicato ....Penso che basti per capire la metafora precedente.Noi al di là dello schermo siamo carne viva,con sentimenti e realtà.
Esatto:)))Mi trovi perfettamente in sintonia...Ora a parte questa parentesi "cautelativa" ho sempre in mente ,in qualche modo, una sorta di piattaforma di "voci pensanti":qualcosa per rendere davvero i contatti un pò più "stimolanti" ;trasformando a "tutto tondo,"seppure nei "limiti" del mezzo virtuale che stiamo usando, un "profilo"di una pagina web ,(Compreso il Celeste) gelida e siderale(Che è tra l'altro davvero una sorta di "tomba virtuale"-infatti l'immagine di un "profilo" con tanto di foto ha in sè qualcosa di funereo:ogni tanto qualcuno ci mette dei fiori e siamo felici di esser ricordati ancora.))) in qualcosa di "realmente" più consistente ... .
Sul fatto che qui in rete ci siano squali e marpioni, hai ragione, fin dove si può è meglio stare attenti e cercare di capire cosa si sta facendo. Un po' come la vita, d'altronde...:-)
Tieni presente che io parlo sempre di cifre molto basse, ma lo capisco, è il concetto di base che tu contesti. Potrei dire che hai ragione, ma queste gallerie A-B, ecc, non se ne sa nulla, o almeno io ne so molto poco. Tutto quello che so è che mi appoggio al mio Comune per mostre gratis, per il resto ci si guarda intorno, ed ho anche trovato qualche galleria che fa esporre senza pagare, ma sono pochissime.
Vorrei che il web sia un mezzo che ci unisca tutti in una linea prettamente culturale e progettuale.Solo questo.Il nostro paese continua a "tagliare" fondi per la cultura e l'istruzione....
E poi un ultima cosa. Ho notato che il motodo di approccio sul web è la "COLLETTIVA" ;si manda un messaggio dove si dice che si stà preparando questa collettiva,dal titolo generalista (E che davvero può raccogliere in sè ,linguisticamente, le più diverse derive:concettuali e formali ) di solito chi scrive è sia direttore che curatore dello spazio:))).Non c'è selezione e si chiude anche anche oltre "l'ultimo minuto", per i "ritardatari"(Purchè paganti) con un "carnevale" stilistico da antologia:)))...
Ora: le gallerie "commerciali" dovrebbero perlomeno "ridimensionare" le loro" esigenze" monetarie e stabilire con l'artista solo una cifra "simbolica" di sostentamento .Se è il buon senso che deve parlare non è possibile chiedere 1500 euro per una collettiva ad esempio.)))....Il problema sono gli Sponsor,chiediamo allora alle gallerie "commerciali" di cercare Sponsor tanto da ammortizzare le spese organizzative ....
Inoltre ,a mio parere,pagando per esporre (ideologia che è diventata contrassegno del web)viene inficiata la genuinità d'interesse al lavoro esposto, il rapporto di collaborazione risulta ,in qualche modo piuttosto "ambiguo"...
Capisco Franco:ma la regola è,ripeto, che le Gallerie integrate nel " sistema dell'arte" ufficiale (E che son oquelle che fanno la differenza) non fanno esporre a pagamento.Esistono gallerie di vari livelli (A,B...) Le gallerie di serie A,quelle che hanno larga diffusione sulle principali riviste del settore (Flash art per primo) ,che hanno l'appoggio istituzionale,della provincia,del comune,delle banche,sponsor solidi e che hanno una rete capillare di connessioni esterne ....Non fanno pagare.Punto.Qui invece,sul web,abbiamo un "mondo a parte" ed assistiamo ad un" capovolgimento":le gallerie " commerciali" e la regola è pagare.Una realtà molto "pericolosa" sotto l'aspetto qualitativo e culturale....
Argomento ostico...Io mi comporto in questo modo: stanzio un budget annuale secondo le mie finanze, abbastanza basso per non incidere troppo sul bilancio familiare. E cerco di starci dentro, considerando di vendere qualcosa per integrare il budget medesimo.
Resta inteso che prediligo esposizioni gratis! magari locali concessi da Comuni o associazioni, ecc.
C'è da dire che è importante anche il valore che diamo alle cose. Se succede che mi chiedono 400 € o più per esporre un quadro li mando a quel paese, anche perchè non è logico di questi tempi parlare di certe cifre.
Quindi io non ne faccio una questione di ideologia - pagare o non pagare - ma solo di buon senso.
...E testimonianze di artisti:che siano anch'esse esperenziali,esistenziale,informative,dissertive o altro ancora...Vi abbraccio tutti e ,vi prego...Fate passaparola:)))).........
Un ultima cosa,una postilla : dà queste pagine è emersa una "tipologia" di gallerista che,a mio modesto parere, si commenta da sè:)) ........Vorrei davvero la testimonianza (Esperenziale,esistenziale,progettuale e d'azione) di operatori (Galleristi/curatori/collezionisti, etc...) che si siano sempre mossi su un' "esigenza" di complessità e di ricerca,su progettazione culturale,su "innamoramento" all'opera....Senza inficiarsi con "ambigui" compensi monetari (se non cifre "simboliche" di investimento iniziale) insomma ,per "pura" dedizione e passione...
Ora:bisogna capire che un confronto nasce da una "esigenza".Se il "meccanismo di risposta" c'è stato,ma in maniera " parziale", forse è perchè non abbiamo dato (Noi,recenti creatori dei Blogs nel Celeste) ,per ora,una vera e dannatamente sacrosanta esigenza a RISPONDERE al ""confronto" ...E' per questo che invito davvero tutti ad esprimere sul mio blog la loro "condizione" (Umana,esistenziale,propositiva etc,) Sono invitati tutti Artisti/gallleristi/curatori/collezionisti ed all'interno del tracciato già evidenziato nel "Post" iniziale di questo blog .....
Si gioca tutto sul passaparola e su inviti attraverso l'utilizzo di messaggi (Del sottoscritto:che in realtà si è un pò rotto le scatole di andare in giro a chiedere di "partecipare":))).Abbraccio una ad uno quelli che hanno contribuito a portarlo avanti...Ma devo ammettere che non abbiamo per ora i "numeri": questo sia per ovvie fattori legati al carattere ,non tutti sono portati ad una comunicazione di questo tipo,sia per "menomazioni" strumentali di base all'apertura di un Blog sul Celeste (La benedetta "Notifica" iniziale che già tanto farebbe per la diffusione)
E vorrei che si cercasse insieme al Blog di Erin Polla di creare un "confronto" produttivo (Per ora una scambio di informazioni,testimonianze etc..) con gli utenti del Celeste che sia la base ,il "collante",di una "intesa comune d'azioni fattuali nel futuro".Ora ,come già ho espresso nel blog di Erin,la questione del confronto attraverso l'apertura di un Blog sul Celeste appare già in partenza "limitato" per la ovvia ragione che non esiste una "notifica" agli amici.Quindi in realtà nessuno ,in partenza,sà dell'apertura del Blog.
È vero: TANTI SOLDI = POCA QUALITA'.
Come ha detto più sotto Cristina: non è detto che il bravo artista lo sia in relazione al suo portafogli. In effetti dovrebbe essere vero il contrario. Ed è anche vero che più sei bravo e meno soldi hai, e poco ti cagano. Più sei presuntuoso, (evidentemente incompetente) e più sei quotato. ALLORA L'ARTISTA è TANTO BRAVO QUANTO PIù' SOLDI è IN GRADO DI ELARGIRE, A DISCAPITO DELLA QUALITà?! Beato lui. (Furbo, più che altro e con un gran lato B). MA NOI SI CONTINUA A LOTTARE. Che dobbiamo fare noi poveri cristi squattrinati? Prima o poi anche noi avremo il giusto riconoscimento. No?! Chissà quando! (Sembra come la storia delle pensioni: lavori una vita intera e poi… RISOLUZIONI INFINITE E IMPROBABILI PROROGATE NEL TEMPO SENZA UNA CHIARA COLLOCAZIONE...)
Ora: vorrei che questo discorso si estendesse anche agli operatori /galleristi che non hanno mai chiesto compensi monetari e che hanno sempre investito nei lavori degli artisti:Voglio che si capisca che ciò che fà scattare la "scintilla" della collaborazione fra artista e gallerista o fra artista e curatore è una sorta di "innamoramento" all'opera .Ed ai collezionisti , ho visto sono molti anche sulle pagine di questa piattaforma, che forse più di ogni altro possono far capire cosa vuol dire "investire" sull'opera...
Il mio "non aderire a eventi a pagamento" nasce da un principio che è poi divenuto necessità:capisco le associazioni culturali che bene o male devono autofinanziarsi e sono favorevole solo in linea di massima al "deposito" di cifre simboliche di compenso :ora visto la diffusione di queste gallerie "accessibili" e commerciali l'effetto devastante è quello di mettere sullo stesso livello tutti:la selezione e prettamente "monetaria",l'equazione non si basa più sulla possibile "qualità"del "prodotto " esposto.
......Ribadisco che- per esperienza personale (Passata e presente) -la prassi è non pagare per una esposizione:innumerevoli sono le gallerie e fondazioni che non chiedono assolutamente "compensi monetari" e sono quelle più integrate e significative nel Sistema dell'arte ufficiale,fortificate da sponsor e da una rete capillare istituzionale,meno "accessibili" attualmente per i motivi elencati prima :quello che accade ,sopratutto qui, invece,è la comparsa di "accessibili" gallerie "commerciali",che ti permettono,molte volte improvvisando collettive posticce e dai progetto alquanto labile e generalista tanto da poter racchiudere in un titolo le più disparate e inconciliabili derive formali e concettuali:)))...
Forse bisognerebbe istituire davvero una sorta di selezione "naturale" ma mirata e con cognizione di causa. Che prevalga il più qualitativamente meritevole, e non quello che è disposto a sborsare più money! (L'ho già detto precedentemente in un mio blog). Ma fatto senza cattiveria. Voglio dire, ci credo che a un certo punto ci ritroviamo di tutto. Ognuno crede di poter fare l'artista. E nessuno (ci andrebbero di mezzo le spietate leggi del mercato) perde più tempo a dire cosa è valido e cosa meno. Siamo tutti ammassati in un unico frullatore generale e chi è disposto a svenarsi (che faccia arte o immondizia) va avanti, la qualità resta indietro anni luce. (...)
(...) Più sotto leggevo del gallerista UFOFABRIK che semplicemente se ne è cacciato fuori tacciando chiunque (di noi artisti) lamentasse i vari costi esosi che giustamente (per loro) questi signori ci richiedono, come mediocri. Non vuoi pagare, sei un mediocre. Il tuo lavoro non vale nulla. O meglio, non credi possa valere abbastanza da investire quanto più ti richiedono. Troppo comodo, così. Ora lo so già che il dottor UFOFABRIK mi contatterà dicendomi di aver frainteso (e magari fiocca la minaccia di un'altra possibile querela se non ridimensiono i toni, le parole, dei miei commenti), e io vorrei esser smentito. (...)
(...)Ma non può venirmi a dire: "Ribadisco, i migliori emergono sempre, se qualcuno è fuori dal giro, vuol dire che ha qualche problema." Il problema è che a volte non basta uno stipendio per far fronte alle spese dei vari bandi, concorsi e/o possibili esposizioni (e voglio mettere in conto tutte le spese possibili e immaginabili che questi committenti siano costretti a sostenere per caldeggiare un determinato evento), e ci si è costretti a riporre i sogni nel cassetto con la speranza che un domani si abbia un portafoglio più cospicuo per riprendere il tutto e magari riprovarci. Ma domani vuol dire forse e forse è voce del verbo può-essere. Nel senso che le cose si potrebbero prolungare senza vedere mai un risultato concreto. Perché non si fa niente per venirci incontro? (...)
(...)Non abbiamo bisogno di mecenati annoiati che non sanno come spendere i loro soldi. Ci servirebbe solo più considerazione e investimento sull'opera, sull'artista. E una riduzione considerevole dei costi. Perché, io, personalmente voglio investire sul mio futuro artistico, ma mi dovete dare occasione di farlo. e non piazzarmi cifre astruse che mi escludono a priori solo perché ho un portafogli misero. Cosa devo fare: accendere un mutuo dal tasso (non)ragionevole? (E non posso nemmeno farlo: la mia assunzione lavorativa inesistente non fa da garanzia... e vallo a spiegare, alle banche, che il lavoro ce l'hai ugualmente, ma che non è riconosciuto dalle leggi del nostro Stato! E poi se gli dici che vuoi fare l'artista ti ridono in faccia e ti rispediscono a casa). E quindi?!
da quel che leggo gli eventi squali nn sono pochi e mi pare difficile districarsi in questo mondo, penso sia il motivo per cui molti ne stano fuori, d'accordo con Marco, più trasparenza
Cristina ha portato un'esperienza e di questo la ringrazio
mi auguro che appunto per chiarezza e trasparenza intervengano altri artisti e curatori
Marta
Ed è estremamente interessante il discorso della "trasparenza" accennato da Marco:dove non si vuole fari i conti a nessuno,ma decisamente cercare di "sopprimere" un certo modo "furbo" di pensare,quasi ideologico, e criptare il resto (Che è,devo dire, proprio Made in italy da esportazione:anche nel mercato globale emergerebbe):)))
Grazie Cristina.Evidente illogicità dell'intervento precedente "Sei un bravo artista in quanto paghi......La cosa fà acqua da tutte le parti:))anzi è una sorta di gustoso gioco surrealistico da prendere solo come divertimento linguistico spero:))) :))...E'evidente la sconnessione logica:)))ma altrettanto evidente che il fatto che un certo "modo di vedere" può, questo si, annebbiare la mente.)))
Ho avuto occasione,per anni,di interessarmi di discografia,nell'ambito dell'incisione e quindi un settore puramente tecnico,ma ho potuto assistere ad un evento.. centinaia e centinaia di dischetti prova che arrivavano agli studi,ragazzi e persone di tutte le età che pagavano perchè i dischi venissero ascoltati e presi in considerazione...quasi tutta roba da buttare,ma su cento ce n'erano sempre almeno uno/due di buoni....con questo voglio dire che non c'è una connessione assoluta tra la bravura dell'artista e la sua disponibilità a pagare ... anzi,visto l'esempio che ho riportato,si potrebbe dedurre che sono i più mediocri a cascare più facilmente nella rete....ma non è questo che voglio dire,non è una mia affermazione.
Poi leggevo la frase :" solitamente non aderiscono ad eventi a pagamento artisti mediocri ...."varrebbe a dire che invece:"solitamente aderiscono ad eventi a pagamento artisti bravi…"sinceramente non vedo la connessione tra l'essere un artista bravo e l'aderire ad eventi a pagamento...forse la connessione unica tra le due cose potrebbe essere la scelta,la capacità di fare delle scelte,scegliere liberamente di pagare per rendersi più visibili e,perchè no,per vendere qualche opera......ma anche gli artisti che non aderiscono ad eventi a pagamenti fanno delle scelte,scelgono di non pagare per autopromuoversi,scelgono di non pagare e magari percorrono liberamente altre strade....ma la connessione tra l'artista che sceglie di non pagare e l'essere,quindi,mediocre?..questa non l'ho trovata!
...stavo pensando a due cose appena lette...non sono d'accordo con l'affermazione:" da sempre emergono i più bravi" perchè automaticamente dico:" ...ma non sempre coloro che emergono sono i più bravi!.. e non sempre i più bravi riescono ad emergere.."...;
la discussione è interessante, nn posso intervenire per ignoranza in merito ma devo dire che sarebbe interessantissimo che questa discussione si evolvesse e che partecipassero artisti e curatori
...E non è un'idea di sistema oppositivo al "sistema ufficiale",ma parallelo,certo con minore potenza divulgativa,ma con ugual dignità e complessità.L'integrazione poi di un modello di un sistema ufficile e uno indipendente poi sarà fattuale,nel futuro....La storia insegna,vedi solo la street art ed è solo un esempio.)))
.Voglio regalare una "piattoforma di intesa" proprio per questo:)))Cementare volontà:)))...........Sò che per fare un "sistema indipendente" ci vogliono ,in primo,determinazione,coraggio e poi .sponsor,pianificazione di spazi strategici e connessi al tessuto culturale e geografico, curatori,mercanti "lungimiranti",una vera e propria RETE,ma un passò alla volta...Qui si stabiliscono possibilità di intesa,si và per gradi...
La mia "miopia",mista a pianto:))) che lei ha espresso è mefaricamente interessante: forse allude al fatto di allargare al mercato globale la mia vista "offuscata"...Ma a me interessa il " qui ed ora".Ho diotrie che, per ora,nel contingente, mi permettono di focalizzare su ciò che conosco (E vivo) e che posso modificare,solo anche nell'aspetto ideologico o moralistico....
Vuole un sistema indipendente? lo realizzi. Crei un modello innovativo, cerchi le risorse, e realizzi il progetto.
Questo fanno fanno gli imprenditori oppure i gruppi di lavoro.
Il resto sono chiacchiere.
Non si può generalizzare, un gallerista di Milano non è un campione significativo, Milano non è più il centro del mondo, a malapena è il centro di se stessa. Non pensare in scala globale e miope. I mercati emergenti sono altrove.
Siamo al piagnisteo.
Ecco perchè la soluzione( corale) è quella a favore di un "sistema indipendente" .Come è "logica" ed oggettiva deduzione da ciò che vediamo attorno a noi:il "Sistema dell'arte" ufficiale è autoreferente. L'occlusione è(Ahimè) totale,anche ideologica come si può vedere :)))E nè parlo da inserito (Anche sè molto parzialmente e ne parlo senza moralistico sdegno ,ma oggettiva constatazione personale):quindi come è nato un cinema ufficioso e iperdistribuito è nato sucessivamente un cinema autogestito o sponsorizzato da distributori " progressisti":)))
...Ho spezzettato le "faccine":))) perchè da buon "dialettico" volevo una risposta o un sincronico contributo da parte sua ,mi scusi sono troppo veloce e non voglio farle perdere tempo ... .La ringrazio del contributo fino a ora:c'è stato confronto ,ma mi permetta di dissentire,è nel mio dirittto.
...Gli artisti di talento che conosco,non hanno" problemi" di sorta,francamente:solo non vengono considerati per motivi di "saturazione":le gallerie gestiscono ,per quanto possono,la loro scuderia e la massimo ti fanno fare una collettiva ogni tanto, da esterno o anche da interno a volte:))).Antonio Battaglia, (Gallerista di Milano) mi ha fatto vedere la sua scrivania totalmente coperta di cd book impilati (E polverosi) (che non vengono aperti perchè troppi-e per mancanza di tempo ,che per ovvie ragioni legate a far "sopravvivere" gli artisti già rapresentati dalla galleria)
Il buon senso, indicherebbe di non spezzettare i commenti, edi non inserire faccine in continuazione.
Sono stato invitato a dare il mio contributo ad un dibattito.
Questi sono i miei punti di vista personali.
Se tutto si riduce alla poca lungimiranza di alcuni artisti artisti, oppure l'avidità di alcuni galleristi, non approdiamo a nulla.
Ribadisco, i migliori emergono sempre, se qualcuno è fuori dal giro, vuol dire che ha qualche problema.
Le gallerie cercano sempre nuovi talenti.
Ogni progetto ha il suo budget.
Dipende, gestisco una galleria, non un ente benefico, tutti sono tenuti a sostenere i progetti con i mezzi a propria disposizione, lavorativi, economici, morali.
Quelli sono fatti suoi, questa è una sua logica opinione personale, tutti con il fundraising andiamo nella direzione opposta.
Male, la politica deve occuparsi di altro, non buttare via soldi in rassegne inutili.
Come "piattaforma d'intesa" vorrei che il tutto non fosse un rapace azzannarsi a vicenda:))).......Quando un intervento è ben "modulato" ed esprime un "dissenso" non ha bisogno di inopportune "filippiche":))) .Vorrei umiltà nel senso filosofico dell'accezzione e confronto,ma senza "giudizi" personali di valore(Di merito o di demerito) verso chi interviene,dissentite ,quello sì, ma abbiate "buon senso" e rispetto per l'altro ,confido in voi,sò che mi darete soddisfazioni :)))...
...E non sono d'accordo sulla teoria darwiniana "dell'emerge il più bravo":))) ....Perchè le gallerie serie non integrano più neanche i talentuosi,perchè devono gestire quello che hanno e farlo girare:e nè conosco di bravissimi che sono fuori dal giro:)))...
Per quanto mi riguarda non ho mai esposto a pagamento:))))...........Questo perchè devi investire sull'artista e non l'artista investire sul gallerista:))) -è solo logica,ci arrivano tutti:)))
Solitamente non aderiscono a eventi a pagamento artisti mediocri che in passato hanno preso delle sonore fregature, niente di male capita a tutti.
La crisi economica colpisce tutti i settori, francamente quello del mondo dell'arte non mi pare quello messo peggio.
Tante gallerie chiudono, altre si trasformano, molte gallerie nuove si affacciano sul mercato.
il mondo non finisce con l'Europa.
Cosa fare? Lavorare sodo con energia e fantasia e con meno retorica nella testa.
L'intervento mi pare un insieme confuso di luoghi comuni e valutazioni empiriche.
Troppi artisti, chi lo dice ? esistono dei parametri ONU per valutare questo ? accettato come assioma è un problema?
Il mercato ha delle leggi economiche reali, da sempre emergono i più bravi, il resto è speculazione, sempre esistita da quando si parla di mercato.
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Una persona che vive in Provincia (naturalmente non voglio generalizzare, ci saranno certo dei piccoli centri sensibili ed attivi culturalmente, parlo del posto dove vivo) e voglia poter vivere dipingendo, senza necessariamente voler diventare chissà chi, ma semplicemente poter rimpinguare quel budget annuale (di cui parlava Franco) e per poter continuare ad investire ’ su se stesso deve necessariamente contare su queste figure, sperando di aver trovato con un pizzico di fortuna, persone serie ed oneste. Dal lato economico non mi scandalizza pagare per una critica, un esposizione ecc., d’altro canto non esiste Babbo Natale, l’importante che siano cifre accessibili e proporzionate a ciò che è offerto.
Resta inteso che prediligo esposizioni gratis! magari locali concessi da Comuni o associazioni, ecc.
C'è da dire che è importante anche il valore che diamo alle cose. Se succede che mi chiedono 400 € o più per esporre un quadro li mando a quel paese, anche perchè non è logico di questi tempi parlare di certe cifre.
Quindi io non ne faccio una questione di ideologia - pagare o non pagare - ma solo di buon senso.
Come ha detto più sotto Cristina: non è detto che il bravo artista lo sia in relazione al suo portafogli. In effetti dovrebbe essere vero il contrario. Ed è anche vero che più sei bravo e meno soldi hai, e poco ti cagano. Più sei presuntuoso, (evidentemente incompetente) e più sei quotato. ALLORA L'ARTISTA è TANTO BRAVO QUANTO PIù' SOLDI è IN GRADO DI ELARGIRE, A DISCAPITO DELLA QUALITà?! Beato lui. (Furbo, più che altro e con un gran lato B). MA NOI SI CONTINUA A LOTTARE. Che dobbiamo fare noi poveri cristi squattrinati? Prima o poi anche noi avremo il giusto riconoscimento. No?! Chissà quando! (Sembra come la storia delle pensioni: lavori una vita intera e poi… RISOLUZIONI INFINITE E IMPROBABILI PROROGATE NEL TEMPO SENZA UNA CHIARA COLLOCAZIONE...)
Cristina ha portato un'esperienza e di questo la ringrazio
mi auguro che appunto per chiarezza e trasparenza intervengano altri artisti e curatori
Marta
Questo fanno fanno gli imprenditori oppure i gruppi di lavoro.
Il resto sono chiacchiere.
Siamo al piagnisteo.
Sono stato invitato a dare il mio contributo ad un dibattito.
Questi sono i miei punti di vista personali.
Se tutto si riduce alla poca lungimiranza di alcuni artisti artisti, oppure l'avidità di alcuni galleristi, non approdiamo a nulla.
Le gallerie cercano sempre nuovi talenti.
Ogni progetto ha il suo budget.
Quelli sono fatti suoi, questa è una sua logica opinione personale, tutti con il fundraising andiamo nella direzione opposta.
Male, la politica deve occuparsi di altro, non buttare via soldi in rassegne inutili.
La crisi economica colpisce tutti i settori, francamente quello del mondo dell'arte non mi pare quello messo peggio.
Tante gallerie chiudono, altre si trasformano, molte gallerie nuove si affacciano sul mercato.
il mondo non finisce con l'Europa.
Cosa fare? Lavorare sodo con energia e fantasia e con meno retorica nella testa.
La mia soluzione low cost:
http://www.mitteleuropaprix.eu/crbst_3.html
Troppi artisti, chi lo dice ? esistono dei parametri ONU per valutare questo ? accettato come assioma è un problema?
Il mercato ha delle leggi economiche reali, da sempre emergono i più bravi, il resto è speculazione, sempre esistita da quando si parla di mercato.
Ci sono galleristi bravi e meno bravi.
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