Gli anni pesaresi sono stati anni di transito, posso dire che in quel periodo sono cresciuto, ho imparato a vivere da solo, a pagare l’affitto e ad ottenere le cose con le mie sole forze.
Pesaro è una cittadina molto carina in riva al mare, prosegue la famosa riviera romagnola. In inverno aveva la sua vita, ma in estate scoppiava alla grande con i suoi lidi, i bar, gli alberghi e le spiagge affollate. Nei pressi della stazione c’è una sopraelevata (anche qui una sopraelevata) che mi dava quel non so che di metropolitano e proprio attraversando questa, giungevo allo studio di registrazione dei Vinile. Sono stati gli anni tra il 2008 e il 2011, in cui mi recavo a casa di Mario, l’ideatore del progetto, e ricordo che mentre registravamo musica e non musica (parole di Mario) parlavamo di arte, letteratura, cinema e fantascienza. Eravamo attenti alle ultime uscite e colmai, con il suo aiuto, le lacune che avevo nella mia sempre ammirazione per il Grunge. Conobbi Mario mentre ero alla ricerca di un maestro di chitarra perché , nonostante già suonassi, sentivo l’esigenza di migliorarmi, ma all’epoca ero ancora troppo proiettato verso il video , motivo per cui le lezioni non durarono molto. La voglia di creare o di vivere quello studio di registrazione era troppo forte e difatti le sessioni con Vinile finivano sempre con un arricchimento culturale quali potevano essere Star Wars, Soundgarden, William Gibson o Mechasm di John Sladek.
Mario è incontenibile : chitarrista, bassista, autore, produttore, fonico e da quello che so anche DJ, nella musica è capace di divenire quello che gli pare.
Conservo ancora gelosamente due cd dei Vinile tra cui in uno di questi, nel brano ” Daredevil”, collaboro come chitarrista. Mario poi non si fermava ad un solo progetto, ma ne creava altri, ad uno di questi, in un live a Riccione, conobbi Piero un altro musicista indie, che avevo già intravisto a Casoria dove in diverse occasioni si era esibito. “ (D)estate” è un album dei Vinile (2011), nato dalla collaborazione di entrambi e su Ondarock c’è un’intervista che presenta questo LP.
Mario è un po’ più grande di me, per questo ha vissuto l’Età Alternative dei ’90 con maggiore consapevolezza e difatti mi appassionavo nell’ascoltare i suoi discorsi quando citava band nostrane mai sentite prima, ad esempio i Gatti Distratti, eppure all’epoca credevo di essere attento a tutte quelle realtà che si susseguivano.
Nel suo studio aveva tre poster fondamentali, è facile che li abbia ancora: Beatles, Lamb e Bobby Solo, da qui capivi la grande versatilità del personaggio, molto cool.
Lo studio di registrazione che vedete nella foto non c’è più, l’ultima volta che ci siamo incontrati era andato a vivere in un’altra abitazione dove ha dato vita ad uno studio più grande, ma per me Vinileviola era quel piccolo luogo dal favoloso aspetto indie.
Nel 2011 io e Rosy ce ne andiamo da Pesaro per stabilirci in pianta stabile in quel di Bologna. Fondamentalmente non siamo lontani ma, tra una cosa e l’altra, le persone si perdono di vista, ma il ricordo di quel periodo è sempre vivo. Vinileviola ha avuto la pazienza di insegnarmi molte cose, la principale su tutte è quella di essere sinceri con la propria ricerca senza pensare troppo agli altri e difatti, oggi, vivo in simbiosi con la mia Fender ascoltando proprio questo consiglio e pensando che: un animo sonico non può fare altro che i conti con sé stesso.
Donato Arcella
Si ringrazia Lisa per la bellissima foto.
https://soundcloud.com/vinileviola/daredevil
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