Per il filosofo italiano Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 – Napoli, 20 novembre 1952) l’arte costituisce il primo momento nello sviluppo dello spirito. Essa è intuizione ed espressione insieme, di un qualsiasi oggetto. Questo concetto, sviluppato rigorosamente, porta all’identificazione dell’arte con qualsiasi forma di espressione, a cominciare dal linguaggio. E per il filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831) la Poesia è la forma d’arte più spirituale: “la sua peculiarità caratteristica risiede nella forza con cui sottomette allo spirito ed alle sue rappresentazioni l’elemento sensibile, da cui già la musica e la pittura hanno incominciato a liberare l’arte”.
Jean-Pierre de Crousaz (filosofo svizzero,, 1663–1750) il mondo non può essere che bellezza, creata da Dio, unità nella varietà. Ma non solo la natura è bella, anche certe attività umane possono esserlo. Il bello, quindi, investirà la virtù. I valori della morale debbono essere belli; la religione, ovviamente, ma anche la matematica e le scienze. Anche le figure geometriche e le dimostrazioni hanno una loro bellezza. E con esse anche: la musica, l’architettura e l’eloquenza.
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