Ho sempre pensato che la parola dovrebbe assumere una valenza tridimensionale e valente per se stessa oltre che per il contesto nel quale viene usualmente inserita....Bello!
Sto leggendo il tuo libro, CENTO MADRI...che dire della progressione crescente di parole perfette che, compiendo un giro a spirale,giungono all' essenza dell' immagine che vuoi offrirci, fondando l' esistenza delle "madri", quali abitanti di un luogo, forse una "città"...
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