Il silenzio dell’anima
A cura di stART_art projects
Dal 13 al 29 ottobre 2016
Inaugurazione 13 ottobre, ore 19:00
L’Appartamento, Via Giraldi 11, Firenze
“Il silenzio dell’anima è il fruscio del vento tra gli alberi,
il silenzio dell’ anima è la prima neve, le urla dei bambini,
il silenzio dell’anima sono i miei gattini rossi spariti,
il silenzio dell’anima è guardare qualcuno a cui hai appena sparato,
e vedere come gli sfugge la vita dagli occhi,
il silenzio dell’ anima è guardare quelli che ti muoiono accanto,
la sofferenza negli occhi di qualcuno che ha perso una persona cara.
Il silenzio dell’anima sai cos’è in fin dei conti;
è tutto l’urlo dei tuoi pensieri e dei tuoi sentimenti represso e messo a tacere,
tutti i tuoi sogni, tutti i tuoi ideali, tutto messo a tacere, o visto andare in frantumi.”
Mihail
La fotografia per Riccardo Svelto rappresenta l’opportunità di costruire un rapporto e di raccontare una storia, come nel caso del progetto Il silenzio dell’anima, con il quale ci trasporta nell’universo di Mihail, l’omone solitario e misterioso conosciuto per caso in riva a un lago. Con il tempo, incontro dopo incontro, racconto dopo racconto, l’amicizia tra i due inizia a formarsi, la fiducia cresce e l’universo di Mihail si lascia capire. L’artista viene ispirato dalla apparente distonia tra il personaggio, colto e sensibile, e il suo comportamento e attuale modo di vivere, in solitudine completa, in povertà, lontano dal mondo. Così decide di presentare la sua storia in una serie di fotografie accompagnate dalle frasi dette da Mihail durante le loro conversazioni.
I paesaggi bagnati da una luce fredda, accecante, quasi surreale contrastano con i ritratti di Mihail, scuri e tenebrosi, che appaiono davanti a noi come flash casuali dell’anima del protagonista, proprio come accadeva nelle lunghe serate passate con lui che pian piano svelavano episodi della sua vita, la vita travagliata e tormentata che sembrava sfuggirgli di mano e che lo costringe a vagare in cerca di una riappacificazione con il mondo e con se stesso che forse mai più avverrà.
Il significato di concetti complessi come la solitudine, il silenzio dell’anima spiegato da Mihail (nel video e nelle frasi che accompagnano le fotografie) con un’immediatezza e naturalezza tale da farci entrare nei suoi pensieri mostrandoci come questi concetti vengono riponderati ancora e ancora in una ricerca ossessiva di una remissione per tutto ciò che è andato storto e che non può più mettere a tacere.
Riccardo, tramite il processo di conoscenza approfondita e interpretazione del soggetto, al quale è tuttora legato da un’amicizia profonda, riesce ad andare oltre all’immagine, aprendoci la porta di una vita.
La mostra fa parte del progetto Students Show – mostre dei corsisti stART, a cura di stART art projects ed è stata presentata grazie alla collaborazione dell’Associazione culturale L’appartamento.
Riccardo Svelto (Italia, 1989) si è laureato nel 2015 in fotografia alla L.A.B.A - Libera Accademia di Belle Arti a Firenze. Durante gli studi ha iniziato a lavorare in accademia come assistente del corso Laboratorio di Fotografia 2. Lavora anche come fotografo freelance focalizzandosi principalmente sul ritratto e fotoreportage. Vive e lavora a Firenze.
StART art projects è un collettivo di curatrici operanti nell’ambito dell’arte contemporanea. La nostra missione è avvicinare l’intricato mondo dell’arte contemporanea sia agli artisti, professionisti, che agli utenti.
Organizziamo eventi, mostre e conferenze di approfondimento, offriamo servizi di art management, consulenza artistica e logistica e forniamo in modo semplice e comprensibile programmi ad hoc per artisti emergenti o già affermati, che cercano di incrementare la propria produzione e il proprio curriculum.
Orari: Mar-Mer: 10:00-20:00 / Gio-Dom: 10:00-24:00, chiuso Lunedì
Info: start.artprojects@gmail.com, lappartamento11@gmail.com,
328 8991485, 3493941879
www.startartprojects.com, www.riccardosvelto.com, https://www.facebook.com/riccardosvelto?fref=ts
Ingresso riservato ai soci ARCI (tessera 12€ + bicchiere di vino)
Comments 0
Say something