Ferrara, Palazzo della Racchetta, via Vaspergolo 6.
Inaugurazione sabato 2 aprile, ore 17.00
Dal 2 al 7 aprile 2011. Apertura tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30. Ingresso libero.
Prima sezione :la Lirica di Ut poesi pictura (La pittura come poesia)
Opere di: Marco Bozzini, Anna Maria Bracci,Giorgio Carluccio,Vito Carta,Giovanni Cavazzon, Ana Cevallos, Laura Di Fazio, Benedetta Faucci, Nadia Ginelli, Luca Gobbetti, Emilio Gualandris, Andrea Greco, Ike, Angela Keller, Gaia Lanfranchi, Maeva Marrone, Andrea Massara, Walter Mutton, Ernesto Pugliese, Raffaele Quida, Bruno M. Sanlorano, Massimo Sottili, Nicolas Tarantino, Ramon Trinca, Marta Vezzoli.
seconda sezione: l’elegia metafisica di Dissolvenze incrociate
Opere di: Stefano Accorsi, Anna Maria Angelini, Simone Boscolo, Ivano Boselli, Enza De Paolis, Gaetano Fiore, Giovanni Marinelli, Marco Post Morello, Edoardo Stramacchia, Paolo Stefanelli.
terza sezione: l’epica di Arcaico contemporaneo
Opere di: Valentina Carrera, Fabio Cuman, Ersilietta Gabrielli, Samuel Moretti, Giuseppe Orsenigo, Moreno Panozzo, Virgilio Patarini, Simona Ragazzi.
quarta sezione; Gli aforismi e gli epigrammi di Post-Pop
Opere di: Anna Castoro, Riccardo Dametti,Alberto De Bettin,Siberiana Di Cocco, Angela Ippolito, Loreprod,Fabiano Speziari,Maria Suppa
NOTA INTRODUTTIVA: Arte come forma poetica
È un esercizio facile. Provate a mettervi davanti a un quadro (o a una scultura) e a chiedervi: se questa fosse un’opera letteraria, che genere sarebbe? Un romanzo giallo, un racconto umoristico, un aforisma, una poesia? È come quando da bambini si provava ad immaginare amici e parenti in forma di animali. Se tizio fosse un animale che animale sarebbe? Un lupo, un gatto, un criceto… Il gioco può essere illuminante e rivelarci aspetti insospettati sulla natura di ciò che osserviamo. Nel caso specifico, con Rosamaria Desiderio e Cristina Stashkevich, abbiamo provato a rileggere le quattro sezioni dal sottoscritto recentemente curate per la V Biennale di Ferrara (‘Arcaico contemporaneo’, ‘Dissolvenze incrociate’, ‘Ut poesi pictura’, ‘Post-Pop’) e passando in rassegna tutte le opere selezionate e esposte nelle varie, prestigiose locations, abbiamo avuto la netta sensazione che si trattasse quasi sempre di poesia. Non solo, ma ad ogni sezione pareva corrispondesse un preciso genere poetico. Le sculture, le installazioni e i quadri di ‘Arcaico contemporaneo’ così ricchi di citazioni e rimandi al sacro e alla dimensione rituale avevano il piglio narrativo e mitico dell’Epica antica. Le diafane epifanie di quadri e fotografie radunati in ‘Dissolvenze incrociate’ rivelavano, accanto ad una tensione metafisica, un afflato stilistico decisamente elegiaco. I quadri di Post-Pop avevano il carattere graffiante, pungente, spiazzante dell’epigramma e dell’aforisma. Le opere di ‘Ut pictura poesi’ affioravano da atmosfere soffuse, liriche, oscillando tra Ermetismo e Poesia delle piccole cose…
A quale genere poetico vi sentite più vicini? Di che poesia siete fatti? Scopritelo attraverso le opere di questa mostra.
Rosamaria Desiderio e Virgilio Patarini
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