Art and food: la preziosità del locale ed i ritmi della pittura
Il sapore del cibo e le preziosità del locale “Bonta d’aMare” si fondono con le opere d’arte in un delicato connubio. La creatività culinaria e quella pittorica cullano così il desinare dei clienti che, oltre a gustare le più raffinate prelibatezze, possono soffermare il loro sguardo sui differenti cromatismi e stili con cui gli artisti hanno saputo esprimersi. Il titolo della collettiva prende vita dalle parole della curatrice Paola Simona Tesio che ha voluto offrire un tema dalle più ampie e possibili esplicazioni «I suoni dell’acqua fuoriescono dalla natura come estasiante sussurro. Lo scrosciare di un rigagnolo montano che si tramuta in impeto a seconda del delinearsi delle stagioni, l’eco dell’oceano che perviene dalle profondità maestose degli abissi restituendo allo sguardo cromatismi intensi e suggestivi, il fiume il cui scorrere fugace anticipa la metafora della vita.
Acqua cheta dalle fragranze verdi-azzurre, oppure vibrante che diviene quasi monocroma nelle sfumature del grigio, od appagante nel blu pervasivo della notte. Materia quasi intangibile, che una volta sfiorata traspare…». Osvaldo Moi svela le peculiarità del suo “dinamismo esistenziale” attraverso le forme e l’armoniosa rarefazione del tratto a grafite che si stempra in monocrome suggestioni. Alberto Bongini si esprime attraverso le mirabili luminescenze che emergono dai suoi rifrangenti e lucenti materiali in cui si annidano i moti del sentire come tasselli di un
mosaico incastonato. Marco D’Aponte, noto fumettista torinese, presenta dei coloristici acquerelli, eseguiti con la tecnica a velatura, in cui i pesci fluttuano intorno ad architetture sommerse che rievocano la mitica città di Atlantide. Pigi (alias Pierluigi Paviola) propone la sua surreale serie Duels, rivisitandone gli ambienti; i cavalieri si trasformano in pirati e combattono su ambienti costieri abitati da conchiglie fantasiose e personaggi marini ideali. Il console onorario del Mozambico Guido Massucco utilizza una tecnica peculiare ed innovativa in cui pezzi di legno dai cromatismi brillanti vengono disposti sul supporto e si concretizzano in
originali figurazioni. Dal talento di Barbara Vanni Pasi prendono vita luci e bagliori suggestivi dove l’ambiente acquatico e le sue specie sono ritratti con un efficacia abbagliante. Le linee dell’anima di Paolo Canale invece si strutturano in coincidenze significative che si lasciano leggere dall’osservatore conformandosi in archetipi che rievocano le creature del mare. Il vernissage si terrà martedì 5 giugno dalle ore 18, presso il ristorante “Bontà d’aMare” in via San Francesco da Paola 46/b, con ingresso libero e buffet gratuito. Le opere rimarranno esposte sino a domenica 16 settembre e gli artisti potranno di volta in volta variarle, purché in tema con l’argomento. Tra i partner dell’evento, oltre a “Bontà d’aMare”, anche Osvaldo Moi e l’associazione “Tu Art”. Per informazioni è possibile contattare direttamente la curatrice al numero 347/3909082 oppure via mail a pstesio@msn.com
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