Exhibitions, Italy, Modena, 07 May 2011
MAGAZZINI CRIMINALI, Piazzale Gazzadi 4, Sassuolo
inaugurazione 18
dj set Fabio Carbonara

30_ QUELLO CHE VUOI GUARDARE

La boa dei trent’anni. Ci si ferma, per guardarsi intorno. Oppure indietro, se intorno è troppo brutto. Con un surplus di consapevolezza. Con nostalgia, oppure ironia e rabbia. A seconda della focale dello sguardo.

Emanuele Puzziello rappresenta un bobby inglese che illustra il concetto di Disciplina: in una mano un paio di manette, nell’altra, invece del manganello, un vibratore da peso massimo. L’altro risvolto della Protezione è mostrato da una vergine di Norimberga, che invita ad entrare dentro di lei. La serie dei senza titolo gioca con i non-sense della pubblicità e delle icone contemporanee:un enorme cono gelato sorretto da una mano livida, una scimmia con giacca a pois, nell’attimo prima di venir giustiziata tramite impiccagione (delle tre, era la scimmia che non parlava). Gli Stati di Alterazione hanno a che fare con la religione: teste chine in preghiera, prive di lineamenti, una suora che batte le mani estatica, a qualche ritrovo di chitarristi di CL, o davanti all’apparizione numinosa del papa. Anche Nutrimento riguarda tematiche analoghe: un Buddha con un piatto di spaghetti come offerta votiva. Al posto degli incensi e dei petali di rosa. La serie sugli animali mostra gli spettri della macellazione e della sovralimentazione umana, e trova il suo corollario nell’opera che proclama “Purity is a matter of suffering and pain”.

Andrea Palamà produce immagini colorate e veloci, iconiche e piatte, che mette in cortocircuito con titoli evocativi. Idromanzia, il metodo di divinazione che studia i cerchi nell’acqua, è un gesto di gioia in un paradiso di laghi e case sull’albero. Lo Spleen è una forma fetale su un prato di piccoli fiori. “Don’t cry, don’t raise your eye, it’s only teenage wasteland”, ovvero il ricordo di tre ragazzini sul fiume, con forme goffe e occhi svuotati dal tempo. Il Rito del Passaggio necessita di una maschera animale, per introiettare le caratteristiche che mancano all’umano. Overlook Hotel rappresenta un bambino dentro ad una cornice sospesa nel bosco, e si riferisce all’ambientazione di Shining, in cui un padre impazzito cerca di uccidere il figlio. La Germinazione invece è una pratica adulta, di chi porta giacca e cravatta e mischia in maniera disarmonica le braccia incrociate del rifiuto e la posizione yogica del loto. Trasmigrazione raffigura un’esplosione magica, uccelli dalle ali screziate di azzurro e rosa che volano fuori da una giara tonda, coprendo tre prezzolati personaggi dall’aria molto politichese. Le opere di Andrea Palamà sembrano quasi configurare un ciclo che dai ricordi d’infanzia, belli o traumatici, arriva per tappe rituali all’età adulta.

Luigi Massari lavora sulle tematiche del controllo, del consenso, della dominanza e della sottomissione. Never Been So Pure, l’estrema purezza viene indicata in una testa dai forti connotati sessuali, fasciata in un materiale che ricorda il latex, con gli occhi bendati e la bocca come quella delle bambole di gomma. Oppure con la bocca occlusa e gli occhi ben spalancati. L’ultima versione di Never Been So Pure è un volto allucinato e scarabocchiato di segni che sembrano tatuaggi, con una svastica in stile Charles Manson in mezzo agli occhi.
La serie Con Fez sembra suggerire un gioco linguistico fra l’accessorio esibito e il desiderio di confessare qualcosa. Il fez è un copricapo di lana rossa tipico del Marocco, ma anche un accessorio d’ordinanza dei balilla, i corpi parascolastici e paramilitari del Fascio. Bambini con orecchie da Gollum, un ghigno da zucca di Halloween o da politico-soubrette, privi di sopracciglia: la nuova stirpe con il fascismo in metastasi. Da una parte la retroguardia, e dall’altra l’avanguardia dei forzisti, i supereroi con calzamaglia diabolica e l’identico sorriso dei figli della lupa. Per l’ultima repubblica della nostra storia.
Secondo il criterio generazionale, i nati intorno all’80 hanno uno sguardo sull’esistente caustico, chirurgico, tagliente, oppure sognante e retroattivo. A seconda di quello che riescono a guardare.

Luiza Samanda Turrini

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