Arte – movimento - I Linguaggi Della Sperimentazione
Exhibitions, Italy, Brindisi, 05 April 2014
Personale di Rosa Didonna

Arte – movimento - I Linguaggi Della Sperimentazione

Palazzo Granafei–Nervegna
Via Duomo BRINDISI

5 APRILE ‒ 4 MAGGIO

Nell’ambito della ricerca-azione nella poliedricità delle espressioni d’arte-parola, si svolgerà a Brindisi – nelle prestigiose sale di Palazzo Granafei–Nervegna – il macro-evento dal titolo
I Linguaggi Della Sperimentazione - Arte – movimento

Interverranno artisti, autori e studiosi impegnati nell’ambito della sperimentazione.
Scopo dell’evento é la diffusione storica di quanto può rivelarsi quale documentazione culturale nel segno della rinnovabilità dei tempi attraverso la parola dell’arte, in grado di esprimere in una sintesi meta-logica le potenzialità affermate e in intraprendenza del territorio umano.

Intervento Carmen De Stasio Curatore e Dir. Artistico per Club Lions, Brindisi
Luigi D’Ambrosio Presidente Club Lions, Brindisi

Il Vernissage inizia con la performance
Arte – movimento - La Sibilla pensieri in libertà
Ancelle: Sofia Sofi,Dora D'addabbo,Chiara
Sassanelli, katiuscia Lavopa,Wendy Portoghese
Con Colorata TV di Vito Giuss Potenza e Roberto Pascale

La mostra è visitabile fino al 4 MAGGIO

Sperimentare i linguaggi nuovi come, memoria,corpo, happenings, parola sono stati sperimentazioni dell’avanguardia storica che hanno accompagnato i cambiamenti della poetica artistica del ‘900.
Dal Futurismo al Dadaismo, dal Surrealismo a Fluxus, alla contemporaneità, la relazione parola - immagine ha dato vita alle più “spericolate” forme espressive, apportando un originale contributo d’innovazione sia alla pittura, che alla forma più tradizionale del testo scritto, poetico, letterario e artistico il pubblico degli spettacoli si converte in un elemento passivo.
L’ obbiettivo primario della mostra è potenziare la partecipazione creativa degli spettatori facendoli viaggiare verso sé stessi in un ambiente unico che possa risvegliare ancora oggi nel 2014 l’immaginario e lo stupore ancestrale.
La Sibilla è, presente fin dall'antichità classica ha la caratteristica di non essere legata a un culto fisso, dato che profetizza quando e dove è ispirata, anche senza essere interrogata. La sua ispirazione è concepita come possessione divina e per tale ragione la profetessa si mantiene pura e ama avere al suo fianco ancelle vergini concepite come figlie della divinità in quanto essa stessa dea, mediatrici tra Dio e L’uomo,regina Sibilla che porta con se il diario dei viaggio in cui vengono riportati disegni particolari e descrizioni del suo percorso.
Secondo la tradizione locale, la Sibilla è una fata buona, veggente ,ma soprattutto una grande maestra del ”Fare “ che scende a valle per insegnare ai cittadini di apprendere le arti della filatura , della tessitura ,della lana e del cotone alle fanciulle del posto, donne bellissime che di notte frequentano le feste ed i balli dei paesi.

Una leggenda dice che Sibilla in preghiera è immersa nella divinità al di là della vita terrena,concetto che i corpi sono corruttibili mentre gli elementi vivono in eterno,crea un proprio spazio e consacra Palazzo Granafei – Nervegna come sua dimora, senza mai farsi scoprire.
Poiché il suo corpo ormai invecchiato non le permette di svelare neanche alle ancelle la sua trappola ha come unica arma di difesa, la sua voce.
Il suono soave del suo canto arriva all’orecchio di tutti i cittadini che commissioneranno al sindaco di Brindisi dei messaggeri alla ricerca di Sibilla.
Quattro fanciulle durante la fuga di una di queste feste, nella quale si erano attardate, riconoscono il canto sottile a fil di voce scoprendo Sibilla priva di forze e imprigionata nella sua stessa dimora, alla quale diventa difficile l’accesso perché bloccato da lunghi aghi pungenti.

Una volta trovata la liberano impietosite dello stato in cui si trovava, la curano e pregano il santo protettore della città che Sibilla possa essere graziata e divenire dono rigeneratore della giovinezza. Nel frattempo Sibilla si trasforma artista e invita tutti i popoli nelle lunghe belle notti estive a festeggiare con lei, a suonare , cantare e banchettare.
Durante queste notti compaiono come dal nulla le sue ancelle chiedendo aiuto per la loro vita, affinché non scomparisse alle prime luci dell’alba.
Un bagliore accecante le unisce in danza ricollegando le anime alla Divinità con la creazione di una pala di altare vivente in cui la Sibilla diviene pilastro portante di bene e prosperità nell’unità dei popoli.
L’avvenuto ricongiungimento dà inizio al rito dell’unzione dell’olio Sacerdotale con lo svecchiamento dell’Arte che ridona giovinezza e vigore alla regina Sibilla.

L’artista coinvolge il fruitore con un rito mimato vero e proprio enfatizzando, il Dolore, la Passione e l’Amore che costantemente si possiede per la propria terra.
In tal modo i luoghi diventano protagonisti dell’Arte nella fratellanza
Rosa Didonna nel suo messaggio vuole evidenziare accuratamente che nella società odierna si abbia bisogno della collaborazione reciproca tra gli uomini.
Essa contamina con la sua arte il luogo che la ospita con la propria cultura e tradizione, attraverso la vita degli abitanti del posto, trasforma il mito della Sibilla, creando una storia, quella della Sibilla Sacerdotessa ambasciatrice di madre terra.

Per info:Rosa Didonna Art Director GLOBALART Cell.347/1843201
Tel. 080/4782863 GLOBALART Via Ugo Foscolo 29- 70016 Noicattaro (BA)
info@globalartweb.org www.globalartweb.org
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