Per più di un anno museo, galleristi e artisti, hanno così lavorato insieme giungendo alla definizione di un progetto espositivo nell’ambito del quale la discussione comune, affrontata dall’ideazione delle opere in rapporto alla loro collocazione, ha reso possibile la definizione di un suggestivo insieme arrivando alla creazione di un percorso, che, di sala in sala, vuole suggerire un inedito commento al patrimonio museale con il quale ciascun artista si è rapportato entrando in un dialogo attraverso molteplici piani interpretativi.
Le gallerie che hanno lavorato al progetto sono diciotto importanti realtà culturali appartenenti all’associazione START, le quali hanno coinvolto per tale iniziativa rinomati artisti italiani e internazioni. Grazie a loro, dipinti e fotografie di affiancano alle pitture antiche, raffinate sculture si aggiungono a quelle preesistenti, video, installazioni e giochi di luci commentano gli ambienti, mentre due performer come Philip Corner e Lucio Pozzi animeranno in modo inusuale gli spazi del museo segnando l’apertura e la chiusura della mostra.
Poiché l’esperienza ha il suo significato nell’inserimento delle opere nelle sale, il catalogo della mostra sarà pubblicato dopo il suo allestimento volendo documentare non solo ogni singola opera, ma, soprattutto, il rapporto che attraverso di essa l’artista ha voluto creare con il patrimonio della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
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