Biografia

Giusy è nata e vive a Roma.
Dal 2004 al 2016 l’artista ha indagato questioni quali la guerra con il progetto Cambialamore, con il quale è stata invitata come ospite d’onore al festival internazionale di Lodz in Polonia. Successivamente, la presa di coscienza del reale viene rielaborata in una dimensione altra, a volte onirica con la particolare prospettiva di un’utopia giudicata possibile: la bellezza, l’arte, possono ri-costruire la realtà e liberarci da tanti orrori interiori ed esteriori. Il lavoro che segue è la ricerca del divino nel quotidiano: la lotta tra Illuminazione e Oscurità, D.I.O., esposto a Roma, a Montecarlo e a Capalbio e il suo video selezionato per Premio Celeste.
Al ritorno da un viaggio in Burkina Faso nasce una visione frammentaria, simile a un flash, che sintetizza souvenir di viaggio, momenti del presente e ricordi imprevisti. Il suo sguardo, in seguito, cambia. La tecnica pittorica è arricchita dalla resina e i nuovi lavori raccontano ciò che l’artista vede, ascolta camminando per la città. Con queste opere è stata invitata in Siria con una mostra personale a Damasco e a partecipare a un simposio internazionale d’arte.
Nei lavori successivi la nuova percezione è sospesa, contemplata e colorata. Si scorgono ali, misteriosamente appoggiate sui viandanti, quali simboli delle nostre timide e colorate aspirazioni. L’artista crea in queste opere due strati, la tela e il plexiglass, per immaginare un quadro profondo che simuli il movimento e superi la bidimensionalità. Con questi lavori è stata invitata ad esporre anche in Grecia.
Nel progetto del 2018 è sorta un’urgenza fisica e psichica di lavorare con la materia: colori uniti alla resina su tela. Nel momento della creazione si scatena una lotta tra il suo bisogno di controllo e il desiderio di superarlo per lasciare che la resina agisca insieme all’impulso creativo. Poi c’è la passione per le icone femminili con la creazione di corpi fluidi ed evanescenti per trasportare l’osservatore in un altro mondo. Quello fatto di sogni e di incertezze, di desideri e di energie. Il tratto libero si unisce alla resina e crea affascinati effetti cromatici e materici: nascono icone femminili con corpi evanescenti e fluidi, donne che racchiudono un’aurea magnetica. Pennellate nitide e decise, colori sfocati a volte surreali, soggetti realistici ma mai definiti. Come afferma l’artista : “La mia ricerca è far combaciare l’immagine interiore che vedo confusa e in lontananza, ma che conosco emotivamente perfettamente, all’opera che creo di volta in volta. E’ un’immagine nascosta, dentro di me, indefinita, trasparente, forte e fragile insieme”.