Biografia
Fabrizio Paoletti
Nasce a Firenze il 5 Maggio 1965.
Compie studi Classici e successivamente di Ingegneria Elettronica per amore di Scienza, pur rimanendo legato alla formazione Classica e Letteraria che lo ha forgiato interiormente. Scrive testi lirici fin da ragazzo.
Si accosta alla pittura dal 1998, l'anno in cui nascerà sua figlia Lavinia, avuta con la moglie Elisabetta sposata nel 1993.
Nel 2001 si separa dalla moglie e intraprende il suo percorso di consapevolezza che lo porterà a viversi come genitore omosessuale, con le difficoltà di una infanzia ed adolescenza vissuta in modo non conforme alla sua interiorità.
Nel 2005 a seguito di una delusione amorosa riprende in mano con più passione tele e pennelli e si dedica alla pittura acrilica. La produzione poetica riflette le difficoltà di quegli anni, di grande esperienza e cambiamento, in particolare nel 2007-2009 tiene un suo blog a cui da il nome puroquore in cui narra la sua vicenda di consapevolezza che lo porterà al coming out e poi all'impegno come volontario attivista nel movimento per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, inizialmente con l'Associazione delle Famiglie Arcobaleno di cui è stato Vicepresidente nel 2009 e poi con la fondazione nel Febbraio 2011 insieme alle sue amiche Cecilia d'Avos e Valentina Violino e all'amico Alessandro Ozimo, all'associazione di volontariato Rete Genitori Rainbow di cui è stato copresidente dalla fondazione.
L’interesse per l’arte è affiancato dalla passione per la fotografia e per la musica di cui è culture fin da ragazzo con lo studio di pianoforte e del canto. Si dedica allo studio attoriale frequentando diversi laboratori teatrali a Firenze.
Le sue opere nascono come spinta interiore per tirar fuori il colore e le onde interiori dalla materia inerte, cercando di far emergere e librare verso l’alto pulsioni, emozioni e ricordi. Più recentemente una profonda suggestione di concetti simbolici anima le sue tele, ispirate da sempre all'oro delle icone bizantine, rileggendo miti della storia e della religione attraverso l'occhio disincantato di un uomo passato aldilà delle colonne d'Ercole senza trovarne un esito fatale.