Biografia

L’ultima pittura d’immagine può divenire pratica di mistica, attraverso dialettiche e contaminazioni linguistiche perturbanti: come con la fotografia, la grafica, il fumetto, la scrittura, la gestualità estesa fino alla performance, ecc. Nello stesso tempo “rielabora” (caratteristica presente in diversi pittori dell’area catanese) essenze mitiche e figure irreali (anche nella loro apparente realtà), emergenti come apparenze sulle stesure e costruzioni narrative del quadro. Queste direzioni sono “presenze” nel lavoro e procedimento del giovane artista siciliano Salvatore Santoddì: il “pittore dei transiti terrestri” vuole far coincidere il momento dell’arte con quello del proprio percorso meditativo e di riflessione. La sua poetica “si costruisce” e si amplifica con la dialettica del doppio: ‘il quadro nel quadro’ e ‘il dittico o il trittico variabile’, ma anche con la duplicità delle significazioni che diventano esse stesse ambienti impalpabili.