Biografia
La ricerca di Claire Chalet parte da una concezione del disegno, della pittura e della pratica artistica intesa come sviluppo di una visione interiore in grado di organizzare i propri spazi secondo una personale cosmologia.
Nelle sue creazioni fa capolino un mondo aurorale, un candore planetario, come se un sogno ad occhi aperti avesse il potere di plasmare un universo germinale, di dare un soffio di vita e una concisione di forma a cose e creature: entità che obbediscono a leggi fisiche bizzarre, in una condizione, si direbbe, di infanzia cosmica, in grado di offrirci, oggi, una fresca alternativa al perdurante clima di generalizzato “ritorno del reale”.
Claire Chalet delinea orizzonti dalle dimensioni reversibili, in cui interno ed esterno si interfacciano, popolati da indimenticabili apparizioni: esseri meteorici, slittanti, fermati con una puntura di spillo, esistenze affidate a un ritaglio di carta, sigle di una fauna embrionale, smarrita in una delle tante possibili albe del mondo.
I protagonisti delle sue rêveries si muovono in preda a un’anarchia gravitazionale, aggirandosi, come il piccolo principe della favola di Saint-Exupery, su asteroidi incantati dove gli eventi si susseguono impregiudicati, come impregiudicati si dilatano i confini della pittura.
Alberto Mugnaini