Biografia

Ci sono “opere” costruite per addizione. Queste partono dal presupposto che nel loro completamento potranno trovare un punto di equilibrio e da quel momento regaleranno all'osservatore un concetto, una superficie formata dalla somma delle sue parti, simile ad una risposta. Ci sono “opere” costruite per sottrazione. Queste sembrano voler suggerire all'osservatore che saranno complete grazie ad una sua partecipazione o condivisione. La superficie sarà approssimativa e simile ad una domanda. Ci sono “opere” costruite per omologazione. Il loro spostamento è minimo e quasi impercettibile. Il loro livello di condivisione con l'osservatore è scarso ma il loro potere all'interno del sistema di microspostamenti è alto. La loro superficie è opaca e spesso inafferrabile. Ci sono “opere” che si servono degli elementi delle opere costruite per addizione, di quelle costruite per sottrazione e di quelle costruite per omologazione: la postproduzione dell'intento collettivo all'interno del sistema.
Queste opere possiedono un intento ambiguo e si servono di questa confusione per operare le sue micro esplorazioni.