Biografia

Attraverso i miei lavori propongo esperienze personali dove il colore, assoluto protagonista, servendosi delle forme, sì carica di significati simbolici.

I colori sono antichi come il mondo e fanno parte integrante della nostra vita, possiamo definirli come i suoni: linguaggi arcaici della terra i cui messaggi nel corso dei millenni sì sono profondamente radicati in noi.

Possiamo affermare con certezza che il colore è luce e la luce colore in quanto la scienza ci insegna, che le radiazioni visibili della luce sono percepite dall’occhio umano sotto forma di colore e la loro successione cromatica corrisponde ai colori dell’arcobaleno.

Considerando la luce una forma bioenergetica più che ci permette di vivere, possiamo ben immaginare l’importanza che può avere il colore sul nostro intero organismo.

Ciascuna cromia è caratterizzata da un determinato “movimento” che possiamo percepire e comprendere attraverso una semplice osservazione; ed ogni colore ha la capacità di influenzare in maniera positiva o negativa i nostri sentimenti.

Attraverso supporti bidimensionali, usando il colore come linguaggio ho trovato la giusta cornice ai miei ricordi e pensieri sottraendoli al magma della memoria, portandoli ad un grado di maggiore visibilità e coscienza.

Nell’elaborazione dei miei dipinti mi sono concessa l’opportunità di verificare la mia posizione nella metafora della vita, una navigazione in mare aperto, con l’ausilio però di un sestante o di una bussola, per definirne l’orientamento in modo da procedere nella giusta direzione tenendo la rotta nel mare sconfinato della mente e dell’anima.

Sulle mie tele; tasselli dell’immaginario si percepisce l’energia che il colore ha creato; si istaura così un “dialogo silente”una comunicazione espressa tramite sensazioni visibili e tattili che introduce l’osservatore ad un approccio non lineare ed intuitivo con quello che generalmente viene definito quadro.


Marina Marchetti