Biografia
L'acuto e attento scandaglio della condizione esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità rappresentative insite nella corporeità, costituisce uno dei più significativi filoni di ricerca visuale degli ultimi cent'anni.
L'abbandono d'ogni prospettiva veristico-naturalistica nell'approccio alla figura ed alla fisionomia umane, in favore d'una sempre più scarna sintesi formale e d'una essenzialità del tutto depurata di qualsivoglia ridondanza descrittiva, segna infatti, a partire dal paradigmatico Urlo di Munch, un nuovo modo di concepire la dimensione corporale, inteso prevalentemente come puro e angonsciante distillato di travagliata interiorità.
A questo modulo linguistico – che proprio nell'Espressionismo storico di matrice centro e nord europea ha avuto il suo incipit ideale – ed al pensiero che gli è sotteso (ove confluiscono l'esistenzialismo kierkegaardiano e la psicoanalisi freudiana) si riconnette direttamente il gesto di Roberto Fontana, il quale, non a caso, sulla riduzione dell'immagine corporea a intenso condensato psico-affettivo ha interamente costruito il suo attuale fare artistico.