Biografia
Scritture infinite e mappature nascoste
l'opera di Antonella Nardi
testo a cura di Guido d'Angelo
Le opere grafico-pittoriche di Antonella Nardi sono tutte incentrate sull'idea di metamorfosi dei segni. Segni naturali, organici. Segni che si articolano e danno vita a complessi motivi d'aggregazione. Il senso compositivo ci suggerisce l'intento progettuale e l'ambizione: indagare le memorie naturali per scorgere minuscoli frammenti di comprensione dell'essere.
In principio c'è il vaglio delle materie: le carte, il carbone, gli inchiostri, i pigmenti; appresso lo studio dei processi: la piegatura delle carte, i trattamenti a frottages chiaroscurali, le pigmentazioni fluide delle superfici; e finalmente è il momento della manipolazione: il gesto. Queste sono le tappe necessarie a preparare la via, la strada è segnata e si apre, si fa ampia, e la mano si adopera a tracciare, a colmare di scritture infinite via via più concentrate, foglio dopo foglio, le mappature possibili di articolati percorsi.
Nelle opere su carta rifoderate su tela, che prima di ricevere le iniziali stesure di fondo vengono ripiegate sino a formare un semplificato schema reticolare, è riscontrabile un senso originale diagrammatico sensibile, dove si registrano quelle che potremmo definire delle “topografie interiori”. Mappature complesse che consentono di scoprire le lente trasformazioni morfologiche e le più nascoste e dense stratificazioni.
Guido D'Angelo - 2010