Biografia

L'evento presenta gli ultimi lavori dell'artista che si ispira oramai da anni al Marocco, alla sua cultura, alle decorazioni e ai colori tipici di quel luogo.
La ricerca di Teresa Merolla verte sull'immagine della donna, nella sua rappresentazione tanto nei panni occidentali quanto in quelli orientali. Non importa quale sia l'abito indossato, fondamentale per l'artista è la ricerca della femminilità, in ogni sfaccettatura e in ogni sua declinazione.
Da qui prende il titolo la mostra in oggetto, Cherchez la femme, come spiega l'artista: "Ho copiato la frase da un articolo in lingua francese, l'articolo recava una fotografia di un gruppo di persone e tra loro una donna completamente velata in nero. Hai miei occhi d'occidentale la donna appariva come un’immagine a sè, emarginata e interamente distaccata dalla folla".

Nei suoi quadri Teresa Merolla racconta i differenti abbigliamenti della donna, senza però mai farne una questione politica o religiosa, ma interessandosi piuttosto alle fogge che accompagnano il corpo femminile e si fanno estensione di questo, raccontando luoghi, culture, immagini di mondi lontani per lo sguardo occidentale.
Per la donna orientale la scelta dell'abbigliamento non è puramente un fatto estetico o pratico, come protezione dal sole forte o dalle tempeste di sabbia, ma anche una dichiarazione d'appartenenza ad un famiglia, ad una data regione e alla propria fede.
Un musulmano ingenuo direbbe che la donna è come un diamante prezioso che va protetto, il velo sulla sua testa una corona che ogni uomo mette alla propria sposa.
Il confronto con la cultura occidentale è per l'artista inevitabile e si evince proprio nell'opera intitolata Cherchez la femme in cui vengono raffigurate donne islamiche e occidentali, due mondi molto lontani che si toccano solo al centro del disegno per poi ridividersi completamente nelle due estremità. Due culture che si affacciano l'una all'altra, di cui una rappresenta l'origine l'altra la conseguenza.