Biografia
Soggetti teat-reali, teatri teatrini e teatranti, persone ridotte a personaggi apparentemente manipolati ed intrappolati sul palcoscenico, costretti ad interpretare un ruolo in un contesto alieno o a rimanere passivamente in disparte come semplici comparse mute.
Storie di pesci, figure o presenze cresciuti in una boccia e abituati al loro piccolo spazio.
Di pesci piccoli, catturati e ormai rassegnati a vivere nel loro piccolo spazio.
Sorrisi di carta, occhi deliranti, sguardi assenti, posizioni assorte, sprezzanti o di difesa che cercano di sopportare ad oltranza un copione scritto da altri.
Quelli di Linda Carrara sono personaggi che si guardano o si lasciano guardare, riflessi in uno specchio introspettivo che sottolinea il disagio inciso dal vissuto nelle parti più recondite dell’anima.
Sono volti incerti protetti da una maschera, gusci che devono ancora schiudersi ma resistono alla metamorfosi;situazioni di disagio che possono, da un momento all’altro, tramutarsi in situazioni d’estrema felicità, come se, quell’attimo congelato sulla tela dallo sguardo fecondatore, possa aiutare a rintracciare il capo di una matassa da districare.