Biografia

Una galleria di supereroi, rivisitati e corretti secondo un incastro singolare tra spirito pop e riferimenti folk, nel suo ciclo scultoreo Domenico Pellegrino reinventa alcuni noti personaggi dei fumetti facendone personaggi a dimensioni naturali, coloratissime presenze sceniche piombate a sorpresa in un tempo presente che si fa teatro di una bizzarra invasione fantasy.
L’Incredibile Hulk, Spiderman, Capitan America, Catwoman, escono dalle strisce dei comics per trasformarsi in oggetti tridimensionali dal forte impatto visivo.
Sembrerebbero quasi delle fedeli riproduzioni degli originali, copie conformi di quegli indimenticabili beniamini, che hanno accompagnato le fantasie di adulti e bambini: l’iperrealismo di Domenico Pellegrino però nasconde alcuni dettagli fuorvianti, elementi di disturbo che tradiscono l’immagine di riferimento.
Innesti decorativi, presi a prestito dalla tradizionale pittura di carretto siciliano compaiono sulla pelle dei personaggi, modificandone l’aspetto e qualificandosi come indizi rivelatori di senso.
Realizzate secondo tecniche artigianali tramandate da generazioni in generazioni, le strutture policrome – quasi classiche nell’intenzione, a dispetto del tema così popolare e ludico - ricalcano certi accenti propri della palermitanità, certe connotazioni caratteriali o culturali afferenti al territorio di riferimento.
Nei dettagli iconografici, negli innesti decorativi, in alcune caratteristiche appositamente esasperate o rivedute, i superoi di Pellegrino diventano guerrieri o salvatori di un presente reale pieno di pericoli ed insidie: un ironica trasposizione attualizzata di quel mondo di carta, di plastica o di celluloide da cui i nostri eroi sono stati partoriti.