Biografia
La pittura di Raffaele Gaudioso cerca la seduzione. E’ concettualmente provocatoria senza allontanare l’altro da sé.
Anzi, ha un impatto di rassicurante gradevolezza, un significante che scorre facile nella sincronicità delle geometrie e dei colori in cui si innesta il suggerimento di un significato concettualmente palindromo, interpretabile secondo direzioni di moto opposto..
Un significato fluido, che lascia allo spettatore la scelta , l’alternativa interpretativa e lo rende parte attiva del confronto tra l’idea dell’autore ed il proprio vissuto.
Attivare la retina dell’osservatore, dotare il suo occhio di un potente teleobiettivo puntato sulle tessere di un grande mosaico. Ecco che l’immagine ingrandita rivela l’invisibile, il significato.
Processo simile avviene anche quando il quadro è muto, come ad esempio nella serie delle “Inclusioni”, dove è il puro gesto formale, estetico, ad evocare le biografie dell’inconscio in una combinazione di forme che vanno, creano il nuovo e ritornano all’origine.
Parte del suo talento, quindi, è affidata alla capacità tecnica con cui realizza le sue inclusioni “a plàt”, mentre la sua declinazione concettuale, come nelle sequenze, si verifica nell’attenzione alla regolarità del tracciato e al sapore scientifico che comunicano i suoi omaggi all’alfabeto.
Res cogitans e res extensa, astrazione e materia ruvida, convivono in una dinamica che produce un processo percettivo primario, rigorosamente bidimensionale ma anche qui contraddittorio perché deviato, contenuto, sospeso, reso profondo dall’ “effetto scatola” del supporto-cornice del quadro, parte integrante ed inalienabile del quadro stesso che interagisce e completa l’opera.