Biografia
Natalia Cellini si avvicina all'arte da autodidatta; in seguito si specializza in trompe I'oeil, finti marmi, grisaille e patine decorative. Nel 1999 apre uno studio dove si dedica alla pittura utilizzando materiali e tecniche diverse fino ad approdare a quello che è a tutt'oggi il senso della sua indagine artistica: lavorare sulla memoria, personale e collettiva, ed oltrepassarla per costruire su di essa un percorso teso a ritrovare un rapporto armonioso con l’esistente, che non prescinde dall'epoca attuale e non cerca di sottrarvisi ma dipinge il perenne esistere delle cose dentro il tempo. Le opere sono il risultato di un equilibrio tra i contrasti, derivante dall'esigenza di mantenere in vita entrambi: un presente affascinante per la libertà espressiva che permette ed un passato che è invece depositario di ricordi dal fortissimo potere emotivo. Anche la tecnica usata ricerca lo stesso tentativo di pacificazione: sabbie, gesso, polveri, impastati e colorati a mano e stesi sulla tela a formare il supporto, quasi un eco della quotidiana fatica di ogni mestiere antico e resine sintetiche lucidissime e dense per la finitura.