Biografia
Gloria Bova in arte GloBoArt è un’artista e psicologa-psicoterapeuta napoletana che vive e lavora a Milano dal 1990. Personaggio eclettico che unisce arte e scienza in un unicum concettuale dove la “Hidden Beauty” diventa il ponte che unisce fotografia e psicoterapia.
Sarebbe un errore guardare le sue opere come puri giochi astratti di forme e colori, perché dietro i suoi scatti c’è una lunga ricerca sulla percezione, una sensibilità sinestesica con la quale dimostra che bellezza e vitalità sono presenti in ogni cosa, da un tovagliolo usato, al bordo di un tavolino.
Per fare questo fotografa i più banali oggetti di uso quotidiano, le cose apparentemente più brutte e inutili, lasciando che parlino di quella bellezza troppo spesso celata agli occhi dell’uomo. Un messaggio positivo e di speranza che nasce dalla sua pratica professionale. E per dimostrare che per vedere la Bellezza della vita e delle persone non ci vogliono gli occhi della mente ma gli occhi del cuore, GloBoArt fa una scelta ardua e usa una piccola compatta, non si avvale di nessun set fotografico né flash. Per lei la luce non può essere che quella che c'è e nemmeno rielabora le immagini in post-produzione.
Un’artista senz’altro innovativa che ama definirsi “fotoreporter della bellezza nascosta” e ci stupisce con la semplicità di una fotografia “a-tecnologica” fatta di immagini dove l’oggetto, persa la sua identità oggettuale, apre a mondi percettivi insospettabili. Eppure è tutto qui, accanto a noi.
L’amore di G.B. per la fotografia nasce negli anni '70 e si sviluppa fino all’inizio degli anni '80 quando stampava le proprie foto e poi le dipingeva con pastelli e acquerelli. Dopo gli studi grafici intraprende il lungo percorso nello studio della medicina che la porterà alla psicoterapia, senza però abbandonare del tutto la “via dell’Arte”.
GloBoArt realizza con la macchina fotografica dei veri e propri dipinti, ritraendo banali oggetti di uso quotidiano. Ciò le consente di dimostrare che la bellezza è presente in ogni oggetto, in tutto ciò che esiste, ma che spesso rimane nascosta ai nostri occhi.
Nella serie “FotoDipinti” la ricerca fotografica dell’artista nasce dell’idea di “dipingere” con la macchina fotografica, di cercare nella realtà delle cose i colori e le forme che più assomigliano alle pennellate o agli spruzzi dell’aerografo. Le immagini proposte non sono elaborazioni digitali, non vengono utilizzati artefatti. E' solo attraverso il gioco della sfocatura e dell’ingrandimento che l’oggetto perde la sua identità reale, generando una composizione di forme e colori. Le immagini della serie “Over the table” si diversificano dai soggetti della serie “FotoDipinti” per i bordi e le linee più definite. Sono giochi compositivi di forme nette e colori a creare la trama dell’opera. Anche in questi scatti il soggetto ritratto perde la sua identità oggettuale, ma conserva alcuni caratteri formali che ne rendono possibile il suo riconoscimento.
G.B. con i suoi scatti riesce a fermare il tempo e trasforma ciò che agli occhi di tutti è semplice quotidianità in immagine di fine art.