Biografia

L’arte di Emma Salvati è sintesi creativa nell’esprimersi del concetto nel suo definirsi “forma”. Ed in questo “trasferimento” emozionale, da potenza ad atto, si muove il suo fare artistico, come dimensione che diviene. Il “mutante”, ossia ciò che muta, quindi, è sintesi proprio perché ha in sé l’essenza di ciò che è mutato e anche di ciò che mutando è divenuto. Li contiene entrambi. Il divenire è ciò a cui Emma Salvati guarda nel suo lavoro, che non è semplice espressione teoretica di idealità, tipica dell’arte concettuale, ma è necessità di porsi nella dimensione esplicativa del fare concreto. Perché solamente nel passaggio fra “idealità”del concetto espressivo e il suo definirsi contingente, quindi in atto, si realizza il mutare e il mutante. Emma Salvati riporta l’arte nella primordiale originaria forma di “produzione.” Essa “produce “ arte, non solo come manifestazione artistica , ma anche e soprattutto come produzione materica. Se il concetto per esprimersi si veste di materia, configurandola dal di dentro, è la materia stessa però , poi, che libera il concetto alla comprensione, vestendolo. La sintesi è contenere, come il mutare, e l’arte di Emma Salvati “contiene” ciò che dal possibile si trasferisce nel definito: è il divenire che agisce sul “mutante”.
Dott. Valtero Curzi – Critico d’Arte, filosofo