Biografia

BIO
Ogni uomo cerca di vedere oltre quello che normalmente i nostri occhi osservano. “Guardare oltre le cose è compito degli artisti.”

Arlek G. Rodriguez (Francesco Battista) nasce il 29 Agosto 1979 a Tivoli (1215 a.C.), antica città d’arte che affaccia su Roma. È affascinato sin da piccolo dai monumenti e dalle ville storiche come Villa Adriana Villa d’Este e Villa Gregoriana e dalla millenaria antichità della sua terra. Frequenta la scuola d’arte specializzandosi in Oreficeria; ma è studiando i grandi maestri del passato che scopre la bellezza della pittura. E’ affascinato da Giorgio De Chirico in primis, lo definisce il suo maestro e il suo maggiore ispiratore. Ma anche Salvador Dalì e altri artisti dell’espressionismo astratto come Jackson Pollock. Negli anni dopo gli studi, senza lavoro, esegue calchi in gesso di opere famose, David di Michelangelo, Hermes di Prassitele e opere minori. Studia anche l’arte della rilegatura dei libri e tipografica sia di stampa che di allestimento. Dedica opere a Jean-Michel Basquiat che ritiene uno dei pochi veri artisti dell’ultimo ventennio del secolo passato. Spazia tra pittura, musica, scultura, scenografia, fotografia, poesia. . In pittura espone a Roma e nel Lazio in mostre d’arte indoor e all’aperto, auto-promuovendo il suo lavoro con un buon riscontro di pubblico e critica. Molte opere di questo artista sono collocate presso collezioni private in Italia.Nel campo della musica gira l’Europa con il gruppo musicale Hammer con i quali incide diversi dischi come batterista. Collabora con l’amico musicista Ricchard (Riccardo Puliti) nella realizzazione di grafiche per gruppi europei di livello semiprofessionistico. Realizza prototipi e pezzi unici di gioielli in stile vittoriano molto apprezzati dai collezionisti. Arlek G. Rodriguez è un artista poliedrico che nella miriade di tensioni che circondano l’arte, ricerca la parte celata e invisibile della realtà quell’atmosfera che rende le sue opere geniali.

L’ispirazione riguarda tutti gli artisti, esplorare con la mente dell’anima, mondi che sono appena percettibili, fuggevoli fievoli e invisibili.