Biografia
La decadenza con sguardo utopico. Il quotidiano ricostruito e rivissuto in nuove prospettive. L’attaccamento alla realtà come slancio verso l’irreale. Nutrirsi di sfide giornaliere per immaginare giochi futuri, giochi mentali, l’unione di due elementi esistenti ne produce un terzo, ibrido, l’opera, che consapevole del passato crea uno sguardo sul futuro. Così, la famiglia diventa una giostra i cui membri sono leggeri palloncini sbattuti dal vento, le cassette della frutta diventano, prima passerella e poi quadro in decomposizione, una macchinetta per capelli smontata e rimontata con la stessa velocità e frenesia con cui si pensa al possibile e subito dopo si distrugge per continuare all’infinito, una tenda dentro una camera da letto come una richiesta di protezione e comunicazione, chiusura e apertura, intimità e pubblico si rincorrono, il tetris diventa simbolo di inevitabile morte e di disperato desiderio di vita, tubi in pvc in cui scorre Stravinsky, una musica del passato per definire il presente e immaginare il futuro, la geometria, i cinque corpi regolari per un punto di vista solido ed inequivocabile sulle cose e al contempo contenitore di costruzioni possibili che aspettano di essere scoperte, di erigersi o crollare. I mezzi di cui servirsi sono sempre diversi proprio perché ogni possibilità, ogni osservazione sulla realtà richiede di venire alla luce in maniera differente, il dato comune è la manipolazione, dei materiali, la consapevolezza dei luoghi in cui si trovano e quelli in cui verranno portati, dei suoni, ripetitivi e sfiancanti, melodie in cui perdersi e immaginare.