Biografia
Le immagini presentate da Marina Scardacciu ci appaiono come sogni. Ese presentano una componente realistica, data dal riconoscimento del soggetto, in questo caso il gioco, ed un'altra irreale che invadendo la realtà interferisce con essa. La composizione dei suoi lavori svela la componente fiabesca e sur-reale: le figure abitano sempre lo stesso identico paesaggio del quale anche i colori ne sottolineano l'irrealtà, un prato verdissimo e un cielo scurissimo. Un luogo della mente, interiore e non identificabile con nessun altro.
Ciò crea un senso di spaesamento che potremmo chiamare il "perturbante" in quanto percepiamo qualcosa che ci appare familiare in un primo momento, che però sfugge subito alla nostra conoscenza in un secondo momento.
Siamo portati infatti a riflettere sebbene il tema del gioco dovrebbe condurci ad evadere con la fantasia, ma questo non è il fine dell'artista.
Per Marina Scardacciu il gioco è elemento simbolico, rappresenta la lotta contro le proprie paure, incertezze e debolezze; rituale primigenio contro le forze ostili, è esorcizzare la morte, recuperando così un immenso immaginario di origine antichissima e secolare presente in tutte le culture, dall'oriente all'occidente.
(Paola Consorti)