Biografia

Le sculture di cera e le successive elaborazioni grafiche vogliono alludere al corpo umano, senza descriverne le forme, e celebrare la fragilità della nostra incarnazione, vissuta non come dannazione ma come possibilità.
Accenno ad un corpo estremamente raffinato e misterioso che non ha forme precise se ascoltato dall'interno come entità viva. Un corpo che non è un tempio dorato, non è un ponte, ma un processo raffinato connesso ad altri processi.
Un corpo che è la sede di una memoria vasta e di una esperienza estesa, che conosce il linguaggio e porta con sé tutto il bagaglio culturale.
Questo corpo fragile potrebbe sembrare ben inferiore rispetto ad un qualsiasi database di un computer, ma nella sua imperfezione ci indica in modo molto preciso come riordinare i dati in sempre nuove configurazioni significative. Solo il corpo ci permette di riattualizzare tutti i dati grazie alla sua diretta connessione con il presente. Ed ogni volta che il vecchio ed il risaputo non ci danno più risposte, solo il corpo ci offre una sensazione vaga che ci guida nella laboriosa e lenta riformulazione di un linguaggio che si avvicina al vissuto. E' lui la sede del rinnovamento, non dell'ottusità. Il vissuto è qui, nel palcoscenico intelligente e mobile del corpo.