Biografia
ANAM TURCO ( letteralmente “ senza nome “)
Il mio nome prende spunto da un racconto dello scrittore giornalista Tiziano Terzani ed in suo omaggio ho scelto il nome Anam, proprio per meglio interpretare un’ esigenza di libera espressione artistica nella pittura senza per questo influenzare l’ipotetico osservatore delle mie opere.
Nato ad Acquaviva delle Fonti in un mese caldissimo del ‘76, mi sono accostato, per gioco, al mondo del disegno già nella tarda infanzia. Le mie opere erano inizialmente semplici disegni a matita monocromatici, utilizzando solamente gli accostamenti di due non colori (bianco e nero) passando dall’uno all’altro tramite le infinite sfumature. Questo pensiero l’ho applicato anche al mondo dei tatuaggi, arrivando anche ad imporre al tatuato la scelta di disegni monocromatici.
In seguito la continua voglia di accrescermi spiritualmente e professionalmente mi ha portato a sperimentare l’uso dei colori ad olio, con una tecnica approfondita e perfezionata dalla conoscenza, nel 2010, dal maestro pittore Iperrealista Francesco Zefferino, grazie al quale ho conosciuto la tecnica della grisaglia, molto utilizzata già da grandi maestri come Giotto, Leonardo, Correggio, Caravaggio e i pittori fiamminghi fra i quali Rubens, la quale mira a definire luci, ombre, volumetrie e profondità per mezzo di un’unica cromia, il grigio, del quale vengono variate le tonalità, le gradazioni, le combinazioni, determinando così la struttura del dipinto.
Quasi tutti i miei dipinti sono accomunati da pennellate di rosso simbolo dello spirito e di tutto ciò che può avere un’anima come ad esempio il rosso del sangue che scorre nel corpo dei vivi, il rosso del fuoco che arde con intensità, il rosso del tramonto che rende suggestivo lo sguardo verso l’orizzonte, il rosso delle emozioni, dell’imbarazzo.