Biografia
A partire da una giovanissima età fino al percorso di studio all'Accademia Albertina di Torino, lavoro sulla pittura e il disegno a matita. Attratta dagli scheletri industriali di fabbriche abbondante della città di Torino, mi sono presto allontanata da una prima fase pittorica figurativa e ho puntato verso il disegno bianco e nero a grafite e carboncino, rappresentando un immaginario urbano nuovo, dove traspare l'aspetto geometrico.
Aspetti dei lavori:
Ricerca formale attraverso il disegno.
Linee di costruzione dell’immagine fino a creare un effetto quasi scenografico.
Parto da una sequenza di fotografie scattate da me o foto trovate su riviste.
Ho pensato al contesto e al dialogo con l’ambiente
Un lavoro incentrato sulla struttura e non sull’impressione visiva esterna
Si opera attraverso il ritaglio al computer o manuale e l’abbinamento per trasparenza e sovrapposizioni di particolari e prospettive urbane fino a creare un collage visivo.
Viene messa insieme ricerca del dettaglio e ricerca di supporti per la realizzazione di un lavoro a matita e pastello.
Il supporto più frequentemente utilizzato è la carta, essendo essa un materiale precario, leggero, versatile, manovrabile e semplice.
I materiali utilizzati sono: grafite, gomma, pastello, carboncino, riviste, colla vinilica. Attraverso linee di costruzione e cancellature di parti del disegno, viene a costruirsi un immaginario architettonico nuovo. Le cancellature servono ad alleggerire e creare un effetto di evanescenza del soggetto rappresentato.
Viene inventata un’immagine diversa dal particolare da cui si è partiti, un’immagine soffusa, dominata dal non-finito, una confusione illusoria di segni e forme, nonché innesti, tracce e segmenti non sempre riconoscibili.
Un disegno intuitivo e investigativo
Collage visivo quasi una mappa o reticolo di segni
Sfida fra elemento architettonico statico e linee e forme spontanee
Nuove forme