Biografia
Nasce a biella nel 1953.
Si e’diplomata all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 1976.
Vive e lavora a Occhieppo Superiore (BI) dove e’ tornata dopo un’utile esperienza di lavoro come grafico a Torino.
Nel Biellese ha cominciato a dedicarsi alla sua passione per la manipolazione artistica della terra piu’ di 25 anni fa,allestendo un laboratorio di ceramica.
E’ socia dell’Associazione Artisti della ceramica im Castellamonte e della Promotrice delle Belle Arti di Torino.
Ha partecipato a numerose mostre a carattere nazionale.
Le opere che qui presento fanno parte di una mostra da poco conclusa intitolata
IL LATO MISTICO DELL’ARTE.
La vita sulla Terra ha avuto origine dal mare. Come un grembo materno ha generato, dalle sue oscure profondità, ogni essere vivente. I suoi fondali nascondono il segreto della vita e il mistero che si cela dietro la nostra esistenza.
La mostra di Anna Banfi allestita presso la Biblioteca di Città Studi, rende omaggio a questa madre liquida e all’anima del mondo attraverso sette opere in ceramica Raku.
Conchiglie che ci riportano la voce amorevole del mare, forme astratte e lucenti che ricordano sinuose curve di donna, contenitori di energia vitale dai riflessi metallici.
Oggetti misteriosi e semiofori di arcaici messaggi, sembrano essere giunti a riva sospinti dalle onde. Doni di una divinità dell’acqua destinati all’umanità assetata di verità e bellezza.
Le opere di Banfi hanno la forza di una preghiera e la bellezza di una poesia. Sono una meditazione sul “qui e ora”, perché la ceramica richiede attenzione, presenza e talvolta, il sapersi arrendere al destino. Alla casualità che sfugge al nostro controllo. All’errore che diventa soluzione altra.
La mostra “Il lato mistico dell’arte” non si limita a documentare la ricerca stilistica e creativa dell’artista, vuole essere anche racconto e testimonianza della sua esperienza spirituale; di quell immergersi nell’oscurità alla ricerca di una luce o di un momento di Grazia.
Come ci ricorda Meister Eckhart, l'uomo s’immerge nella profondità del Sé e lì, nel fondo della sua anima, giunge a Dio.
Per Banfi il mare diventa sinonimo e metafora di quella profondità evocata dal mistico renano. Coincide con il punto dove brilla la scintilla divina. Il fuoco sacro che anima la sua creatività e ha dato vita alle sue sculture.
Walter Ruffatto