Biografia
Gianluca Pozzi nasce nell'aprile del 1977 a Milano, dove vive e lavora. La sua formazione artistica inizia seguendo la mano dei grandi maestri del passato, spaziando dalla pittura impressionista, pop e astratta, fino alla pittura classica, acquisendo capacità nella rappresentazione anatomica e abilità nell'utilizzo dei diversi stili.
Nel 2001 frequenta una scuola di - figura dal vivo - dove affina la tecnica con carboncino, olio, acrilici e graffite, applicata allo studio della luce e del corpo umano.
Nel 2002 incomincia una ricerca fotografica, prima è il dettaglio ad assumere la centralità dell'opera poi saranno la combinazione di forme colori e inserti di pittura a dare vita alle immagini surreali dei suoi scatti
Nel 2008 inizia uno studio scenico attraverso il teatro, partecipa a varie rappresentazioni pubbliche sino ad approdare al teatro d’improvvisazione "attualmente improvvisatore associato a Teatribu"
Negli ultimi anni l'esigenza creativa pittorica lo porta a sperimentare nuovi materiali, inserti di carta, pagine di libro specchi ed alimenti diventano parte integrante delle sue tele, simbolismo realtà e fantasia si mescolano dando vita ad un racconto dove semplicità del tratto, potenza cromatica e complessità sono la forza espressiva.
Nel 2014 pubblica con Aletti Editore il suo primo libro "Passeggiando tra le nuvole"
Nel 2015 le sue opere sono presenti in Expo Milano, inizia delle collaborazioni con InArte Werkkunst Gallery, ChieArt Gallery, Fondazione Denittis, Flyer Art Gallery, LO Gallery e con la galleria Zero-uno con le quali espone sia in ambito nazionale che internazionale e in esposizioni permanenti.
Sempre nel 2015 viene pubblicato nel Catalogo dell'Arte Moderna "numero 51" Mondadori ed entra a far parte dell'Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei "Collana Orizzonti" Aletti Editore
Tra il 2004 e il 2016 partecipa a varie manifestazioni nazionali ed internazionali con mostre collettive e personali, le sue opere sono state utilizzate anche come scenografia per alcune rappresentazioni teatrali e fanno parte di importanti collezioni private.