Biografia
Un senso di essenzialità stimola interiormente l’artista; è questa la natura della sua indagine: lo studio di ciò che si ripete ma non è mai uguale, di ciò che è naturale ma non sempre regolare; l’idea fissa, il principio base della Natura che ritorna ogni volta ma non si dogmatizza mai, non si sterilizza né si uniforma. La “spira mirabilis” di cui parla Jakob Bernoulli, ossia quella spirale meravigliosa che cresce ruotando, la cui presenza è chiaramente visibile nei lavori di Grazia Santarpia, diventa un’importante figurazione del fuoco creatore, e, allo stesso tempo, del suono primordiale che, a sua volta, trova espressione in una continua e circolare vibrazione cosmica.
Si ripresenta pertanto, approfondito e maturato, il tema
della vita, arricchito questa volta da una consapevolezza importante: la vita possiede una capacità indiscutibile, quella di rinnovarsi e perpetuarsi allo stesso tempo. Ed è proprio con questa concezione ideale e ambivalente del ciclo vitale che l’artista Grazia Santarpia realizza le sue meraviglie
incantate, operando in prima persona quello che dovunque si
conosce come il ‘miracolo della vita’. [L. Trisante]