Biografia

Aquilini Stefania (Manerbio16 novembre 1968)
Il suo amore per l'arte si sviluppa in tenera età, ha portato avanti studi artistici e stimolata dalla famiglia si diploma al Liceo Artistico A. Dal Prato di Guidizzolo MN dove apprende anche l'amore per la scultura.
Dopo il diploma inizia a frequentare il corso di scenografia presso l'Accademia di belle arti Brera di Milano ma lascia gli studi per entrare nel mondo del lavoro.
Porta avanti una ricerca artistica molto personale elaborando svariati linguaggi estetici finalizzati ad imprimere sulla tela le proprie emozioni, i propri pensieri e la propria forza estetica.

IL PERIODO GIOVANILE-
Le prime opere furono una sorta di ricerca finalizzata a trovare uno stile nel quale potersi identificare, da qui nasce l'idea.

L'ARTE IN RILIEVO- La materia perfettibile subisce una metamorfosi, non è solo una scultopittura o l'applicazione della materia sulla tela, viene liberato un principio "spirituale" che contiene un significato legato al dono della vita stessa il concetto è quello di "far vivere". Da qui parte l'intuizione che influenzera' tutto il percorso artistico fino ad oggi. Inizia una ricerca finalizzata ad una rappresentazione empirica della quotidianità, indagata in modo dettagliato e minuzioso attraverso la diretta esperienza.
Al fine di rendere la rappresentazione simile al vero, elabora una tecnica artistica che consente attraverso un artificio visivo la rappresentazione della realtà come percepita in quel dato momento. Diventa fondamentale inserire le figure in un contesto spazio tempo. Non è più la visione della realtà posta dentro il limite finito della tela ma i soggetti acquistato una massa un corpo un moto, principi attivi del mettersi in relazione con il mondo.
Le immagini sono ricostruite in maniera verosimile, escono dalla tela, vibrano, si rigonfiamento nell'aria generando un proprio movimento. Lo scopo è anche espressivo superando il limite statico dell'oggetto riunire i due principi dell'essere e dell'esistere, implicando una relazione con lo spettatore in uno spazio e in un tempo reale. L'arte non va interpretata in mera chiave decorativa fine a se stessa ma come una continua ricerca che superando il limite temporale arriva a scoprire nuovi mondi attraverso le immagini.

ULTIMA SERIE DI STUDI-
Negli ultimi studi prende vita un nuovo concetto, nelle ultime opere si delinea un apparente radicale mutamento, in realtà è un ripercorrere il personale percorso nella quale già nelle opere del periodo giovanile vi erano le prime intuizioni.
Due epoche diverse si contrappongono.
Ad essere indagata è l'opera stessa in una giocosa rivisitazione dove passato e sperimentazione si mescolano.
Reinterpretando le proprie opere e quelle di grandi maestri noti del passato vengo proposti argomenti di riflessione.
Nasce così un confronto dove la pittura è la materia nella quale si cela una nuova idea, dove da un'immagine nascono altre immagini.
Vengono mescolate diverse modalità di raffigurazione che come una genesi visiva contengono in sé l'opera originale.
L'attenzione non è più in relazione diretta con l'oggetto ma liberatasi dallo stato di soggezione con la realtà l'arte si interroga sulla propria identità e questo a comprova che nel mondo dell'arte tutto è senza limiti.
L'unico limite sta nella nostra mente in quanto gli occhi vedono ciò che l'intelletto può capire.
Altri due fattori si mescolano aprendo nuove sincronicità, il primo è dato dal sapere e dalla conoscenza che ci permettono di superare i blocchi della nostra mente, il secondo è dato da una luce piena che ci guida, che ci connette al nostro se superiore e traccia il percorso che viene svelato solo a chi è connesso al proprio raggio traente.


"L'arte mi connette alle mie emozioni e mi rende pronta ad accogliere la versione più grande e sublime di me."

Stefania Aquilini