La giuria del Premio Celeste, composta da Gabi Scardi, Marco Bazzini ed Elena Forin, ha selezionato sabato 8 ottobre, tra i quaranta finalisti in gara, i quattro vincitori dell'ottava edizione del Premio Celeste, che si sono aggiudicati il montepremi complessivo di 20.000 euro per le categorie pittura; fotografia e grafica digitale; video e animazione; installazione, scultura e performance.
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Cristina Gardumi, artista visiva e attrice, è la vincitrice per la categoria pittura con l'opera Bestiario_Libro dell'attesa (Inchiostro su carta, 100x120x1cm, 2011), che indaga su quanto di bestiale e istintivo sia nascosto nell'essere umano e su quanto di inaspettatamente affine a noi si manifesti negli animali. Dall’opera si sprigiona un forte potenziale narrativo e si coglie una netta correlazione tra il segno pittorico e il carattere e il contenuto del lavoro proposto.
Per la categoria fotografia & grafica digitale la vittoria è andata a Bianca Salvo con Sala d'attesa (Digitale, Carta di cotone, 100x106cm, 2011), istantanea di un “mondo privato” da cui emerge un forte senso di horror vacui e di solitudine. L'artista riesce a trasmettere allo spettatore una percezione di attesa e soprattutto uno spunto di riflessione sul significato del tempo utilizzando il lavoro a maglia, di colore nero, come segna tempo, lavoro a maglia che lentamente si propaga nello spazio e possiamo intuire che coprirà tutta l’immagine.
Per la categoria video & animazione il premio è stato assegnato al giovane trio di artisti Pietro Daviddi, Tommaso Asso e Georgios Angeletopoulos con Factory (Filmato, 16:9, 08Minuti20Secondi, 2011), per essere riuscito a rendere in maniera poetica il soggetto del video – il rudere di un ex-fabbrica – e, attraverso l'utilizzo della luce, a restituire la vitalità all'edificio facendone emergere il carattere poetico latente e fortemente romantico.
E' andata ad Andrea Nacciariti, già vincitore del Premio Terna 2010 nella categoria Gigawatt, la vittoria per la categoria scultura, installazione e performance, con drawing # 000000005 [Aspo n°1] (Materiali vari, 90x300x150cm, 2011), una riflessione sull'incendio scoppiato nello stabilimento della Thyssen Krupp a Torino nel 2007 che ha causato la morte di 6 operai. Attraverso una modalità asciutta e sintetica, l’artista testimonia una tragedia contemporanea facendo emergere il significato della pratica artistica come atto di riflessione sul presente e sugli eventi cruciali del nostro tempo.
Fino a domenica 16 ottobre le opere dei vincitori e degli altri 36 finalisti del Premio Celeste saranno in mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna, insieme ai lavori dei quattro vincitori del Premio Iceberg – giovani artisti a Bologna.
La mostra, a ingresso gratuito, osserverà il seguente orario di apertura: 10-14 ottobre dalle 17 alle 20; 15-16 ottobre dalle 10 alle 18.30.
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Steven Music e il Celeste Team