Da mezzo secolo nel campo dell’arte si verifica un fatto straordinario, l’artista esordiente non ha più accesso al mercato dell’arte, fra lui e il mondo dell’arte si configura una faglia voluta e gestita da un monopolio di operatori che non si colloca più nell’ambito tradizionale costituito dai tre elementi storici – l’artista, il critico e la mediazione commerciale – ma sussiste in un sistema elitario che determina sia la validazione estetica che le regole commerciali dell’opera d’arte. La cosa non è determinata dalla congiuntura economica, ma il disagio endemico ne ha facilitato l’occasione: soppresso il commercio spontaneo, vige un mercato elitario fissato alle alte quotazioni e alla feticizzazione dell’artefatto o dell’opera storica, con l’effetto di escludere gli artisti esordienti.
segue:
http://milanoartexpo.com/2012/07/18/arte-contemporanea-mercato-dellarte-quotazioni-diritto-di-seguito-aste-crisi-di-gustavo-bonora-milano/
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