"Prima dei miei problemi di salute, nel 2016 ho partecipato alle riunioni degli attivisti LGBT che hanno preceduto l'approvazione della legge Cirinnà, ho assistito ai dibattiti sulla gestazione per altri, ho conosciuto le famiglie arcobaleno.
Ciò che accomuna tutte queste persone è il fuoco guizzante della lotta per la costruzione di un modello di società dove la differenza di ogni individuo è un valore. E' lo stesso fuoco che brucia guardando le foto di Martin Luther King e il movimento di protesta dei neri, nelle immagini delle suffragette per il voto alle donne e nello sguardo delle femministe.
Gente che ha permesso di fare un balzo in avanti al nostro assetto civile.
La legge sulle unioni civili approvata in Italia è di fatto una legge mutilata, lo stralcio della stepchild adoption non tutela i genitori e i piccoli nati da famiglie omosessuali.
Entrare in contatto con la malattia ha provocato
in me la necessità di connettermi con chi era nel vivo della lotta contro la malattia fisica. E in alcune
di queste persone ho ritrovato lo stesso fuoco che avevo visto nelle manifestazioni di qualche mese prima.
La mancanza di diritti è, di fatto, una malattia sociale alla quale bisogna porre rimedio.
E’ nata una ricerca sul diritto di tutti corpi ad esistere e ad essere amati: pensiamo ad esempio a quanto spesso i corpi degli anziani e dei disabili siano confinati nel territorio di castità per il nostro immaginario, mentre in alcuni paesi come l’Olanda esistono leggi riguardanti l’assistenza sessuale. Una legge che sarebbe importante approvare anche in Italia: tutti noi sappiamo quanto sia importante il vissuto dell'affettività. È un atto d'amore e civiltà rendere accessibile la sessualità e il piacere a coloro che vivono il dramma di un corpo confinato nel dolore.
Con umiltà ho riunito queste vite che hanno accettato di prendere parte alla performance dove avrebbero messo a nudo corpo e anima, mostrando volontariamente se stessi ed il loro vissuto senza pelle: una maternità con una mamma senza diritti e la sua piccola, la pietà con un ragazzo disabile che ha fatto della sua vita arte, una donna e l’ amore per la sua compagna con la quale è stata insieme per 23 anni, l’abbraccio tra donatori di sangue e riceventi, lelacrime di una Venere dai capelli d'argento che guarda il suo volto segnato dal tempo, il coraggio di chi trova la forza di comunicar un messaggio d'amore nonostante la difficile lotta contro il cancro.
Fondamentale è il ruolo della voce: la voce di chi non c’è più, la voce che cambia con il tempo e la malattia, il soprano lirico che accompagna ed eleva.
Mi chiedono in cosa consista “Ecce (H)omo, Guerrieri”. Risponderei semplicemente: “è un progetto sull’Amore”. (Kyrahm)
Nel video del secondo giorno un pezzo della mia ultima performance "Ecce (H)omo, Guerrieri" - il canto del soprano ha accompagnato la Pietas ed è visibile il messaggio d'amore lasciato dalla meravigliosa Pepijoy Pierangela Ezzis.
Ecce (H)omo, Guerrieri
Performance Art scritta e diretta da Kyrahm
on stage: Nicola Fornoni, Fulvia Patrizia Olivieri, Kyrahm, Imma Mercadante e sua Figlia, Lilli Quitadamo.
Soprano : Keiko
Kyrahm + Julius Kaiser is an international artist couple based in Rome, with individual expertise in the fields of visual and performance art, video art, film and LGTB activism. Upon their encounter, they started the project Human Installations, a research comprising contemporary art, live art and avant-garde theatre. In a constant dialogue with cinema, they create works of video art, documentaries and films. Their interest lies on the social function of the artist, existential dynamics, the role of identity, and the experimentation along mental and physical limits and gender roles.
Full documentary of the III VENICE INTERNATIONAL PERFORMANCE ART WEEK 2016 "Fragile Body – Material Body". The live art exhibition project took place on December 10 - 17, 2016, at the European Cultural Centre | Palazzo Mora and Palazzo Michiel, Venice (IT).
https://www.youtube.com/watch?time_continue=183&v=5OAz-Jbhs2k
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