Ciò che interessa indagare in questa esposizione a tre voci, è il complesso atto di negoziazioni che vengono attivate da ciascun artista per esprimere l’opera, dispositivo potente e indipendente frutto di un’ossessione regolata ad alta densità clinica e poetica. In tale ottica errante di passaggio, di transitorietà, di mescolanza e scoperta, si instaura un dialogo tra le opere di autori che usano media e linguaggi simili, ma con declinazioni differenti. Silvia Mariotti è un’artista che lavora tramite la fotografia traducendo incessantemente le sottili discrepanze tra naturale e artificiale, verità e finzione, non senza un sottile velo di sarcasmo e disincantata quanto suggestiva visione.
Insieme alle sue opere ci saranno i lavori di Danilo Torre (video artista) e di Matteo Cremonesi.
'Il comune denominatore risiede nel processo artistico che implica in tutti i casi il concetto di "traduzione", struttura che tiene aperto il complesso di linguaggi impiegati e allarga il dialogo, senza disperdersi in modalità generiche, bensì negoziando il pensiero di colui che personalmente definisco androgino: artista androgino, o critico androgino, o per espansione uomo androgino che possiede requisiti, erra, trasla e innesta attraverso necessarie negoziazioni le informazioni e i significati della contemporaneità.' Martina Cavallarin
Evento:
https://www.facebook.com/events/293426397484154/permalink/301391906687603/
Silvia Mariotti
http://www.premioceleste.it/artista-ita/idu:5454/
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