Parlare (e non solo) di diversità: oggi, più che mai, è importante
30 May 2015
Il diverso e la diversità, in tutte le sue forme, in tutte le sue declinazioni e sfaccettature: questo è stato l’argomento del Mese delle Differenze, che a Taranto ha trovato la sua anima in Luigi Pignatelli. Luigi è il leader dell’Arcigay della città jonica, più nota per la vicenda ILVA e per l’inquinamento che la tormenta da molto tempo. Questo ragazzo straordinario è anche fondatore della Hermes Academy Onlus: egli riesce a dar vita a molteplici attività, con il solo scopo di far sì che abbia luogo una giusta integrazione nella società della comunità LGBT (Lesbo, Gay, Bisexual, Trans): e ci sta riuscendo davvero.
Ho conosciuto Luigi un po’ di tempo fa, ma solo da poco ho capito quanto sia oneroso e faticoso il suo impegno: egli cerca, per quanto sia possibile, di rendere accettabile da tutti l’approccio umano di chi vive una sessualità che non sia quella rigidamente etero.
Ieri, 29 maggio, nel Borgo Antico di Taranto si è svolta una raccolta fondi per il Puglia Pride 2015. L’evento, tenutosi presso il Caffè Letterario “Cibo per la Mente”, si è svolto nell’ambito dell’iniziativa Cosa c’è di Diverso? In programma l’acquisto di opere donate dalla Hermes Academy Onlus, ed un pagamento simbolico, con offerta libera.
Al Mese delle Differenze avevo già dato il mio contributo con una mostra di mie grafiche (TRATTI D’ALTRO), sempre presso il Caffè Letterario “Cibo per la Mente”; per la giornata di ieri ho voluto, invece, donare, perché fosse messa in vendita per ricavare somme da devolvere al Puglia Pride, un altro mio lavoro. Ricordo che qualche anno fa, proprio su questo sito, erano presentati dei miei quadri, dei miei disegni, donati a favore di una buona iniziativa a favore dell’UNICEF; tuttavia ho dovuto interrompere questa mia partecipazione ad una manifestazione così lodevole perché mi era impossibile continuare: ho sempre saputo di NON essere un artista (non mi compete), ma, di recente, ho scoperto anche di non essere neppure un pittore: sarebbe stata, la mia, una usurpazione indebita di un titolo che non ho e che non mi spetta, qualcosa nel quale non mi riconosco. Sono, piuttosto, un attivista, coinvolto nel sociale e nella politica, che usa la grafica – così quanto lo scrivere – come tramite per veicolare delle idee. Luigi, e le altre persone dell’Arcigay, lo hanno compreso, e mi accettano come tale.
Pur essendo eterosessuale, sposato e padre di due figli, da poco anche nonno, sono diverso perché non la penso come gli altri, dico bianco quando tutti dicono nero, e viceversa: ecco il motivo per cui sento di dover dare tanto ad avvenimenti come questo: l’ho fatto con la grafica che vedete qui, in questa pagina. Tutti penserete alla vasta letteratura in proposito: il bambino, abbandonato nella foresta, che viene allevato dagli animali: ma la realtà è tutt’altra. La realtà è che quella che sembra una invenzione da romanzo prende spunto da fatti veri, realmente accaduti: bambini dispersi nei boschi hanno trovato bestie più compassionevoli di certi uomini, che li hanno allevati. Ma c’è un altro episodio che mi ha spinto a creare questa immagine. Tempo fa un bambino, in visita ad uno zoo, perse l’equilibrio e cadde nella gabbia dei gorilla, perendo i sensi: ebbene, una femmina del gruppo di quelle grandi, enormi e possenti scimmie, prese fra le braccia il piccolo e lo protesse, amorevolmente, fino all’arrivo dei soccorsi. Non ho più dimenticato quell’immagine che un quotidiano intitolò “Cuore di Mamma”.
È proprio vero: per i cuori semplici, ma semplici davvero, certe diversità non contano.

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