15 June 2016
La pupilla è il nero assoluto di Giovanni Prosperi

Maurizio Sacchini sa che la pupilla è il nero assoluto. A volte per non soffrire la trasforma in forme che non le fanno vedere niente. Sacchini ha un sanissimo dubbio sulla materia dell'iride: con quale colore posso vedere la luce? La risposta impazzisce. I suoi acquerelli sono il suo occhio sinistro nel battere della palpebra dopo che il sole l'ha accecato per un attimo:Polaroid naturali in completa assenza della natura. L'occhio destro è sempre aperto, controlla la discesa per deviazione epicurea dell'atomo, a volte uno, a volte tre, come se non bastasse tutto ruota attorno ad un triangolo dal vertice in basso la caverna metafisica sorretta dalla caverna fisica che deve il suo sostenimento alla curva base che chiudendosi nel cerchio ruota nell'immobilità perfetta dell'immagine fino a far uscire dagli occhi altre forme per un logico tributo all'iride. Di contro la pupilla di Sacchini acceca l'iride nel suo autoritratto (SOLITUDINE ALLO SPECCHIO). Sacchini attende, guarda verso l'alto e non è timidezza ma attenzione: chi ti guarda conta poco, conta chi si aspetta di guardare.

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